UCRAINA: SEMPRE PIÙ PERSONE ABBANDONANO LE PROPRIE CASE.I TALIA : AUMENTANO LE RICHIESTE DI INFORMAZIONE SULLA PROTEZIONE INTERNAZIONALE

15 Set 2014

 

Il perdurare del conflitto nell’Ucraina orientale, in particolare nelle aree di Donetsk, Luhansk e nelle città limitrofe, ha costretto un numero crescente di persone ad abbandonare le proprie case, aumentando il bisogno di aiuti umanitari. Il numero di persone sfollate all’interno dell’Ucraina è più che raddoppiato nelle ultime tre settimane. Al 1 settembre l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) stimava che vi fossero 260mila sfollati rispetto ai 117mila calcolati al 5 agosto.

La maggior parte degli sfollati, il 94 per cento, proviene dall’Ucraina orientale ed è rimasta nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kiev. Poiché molti vivono presso famiglie e da amici e scelgono di non registrarsi presso le autorità, l’UNHCR ritiene che il numero effettivo delle persone sfollate sia più alto.

Riguardo ai flussi migratori all’esterno dell’Ucraina, nel mese di agosto circa altri 66mila ucraini hanno richiesto lo status di rifugiato o l’asilo nella Federazione Russa. Secondo il Servizio federale per le migrazioni della Federazione Russa, dal 1 gennaio sono 121.190 gli ucraini che hanno richiesto lo status di rifugiato o l’asilo temporaneo. Dalla fine di luglio, le “quote per l’asilo temporaneo” stabilite per diverse regioni, tra cui Mosca, San Pietroburgo, Rostov e la Cecenia sono state colmate e questo significa che i cittadini ucraini devono fare domanda di asilo in altre regioni. Inoltre, 138.825 ucraini hanno richiesto altre forme di soggiorno regolare, ad esempio permessi di soggiorno temporanei/permanenti e soggiorni nell’ambito del programma di “reinsediamento dei connazionali”.

Un numero maggiore di ucraini sta confluendo in Russia grazie al regime di esenzione dal visto. Secondo le autorità russe circa 814mila ucraini sono arrivati in Russia dal 1 gennaio 2014, tra cui le persone che hanno fatto domanda per lo status di rifugiato e altre forme di soggiorno.

La maggior parte degli ucraini che arrivano in Russia rimangono da parenti e amici, trovano una sistemazione presso una famiglia ospitante o affittano un appartamento. Le autorità russe hanno adottato diversi regolamenti per facilitare il soggiorno temporaneo dei cittadini ucraini che arrivano sul proprio territorio.

In Italia sono tanti i cittadini ucraini che chiedono informazioni in merito alla possibilità di formalizzare la domanda d’asilo per sè o per eventuali familiari presenti in patria. Al riguardo, nel mese di marzo, l’UNHCR ha emesso una nota di recente aggiornata. l’UNHCR ricorda la necessità di valutare le domande sulla base di una valutazione personale, e raccomanda di prestare particolare attenzione a giornalisti, attivisti politici e di organizzazioni di difesa dei diritti umani. Per le persone presenti ad altro titolo in altri Stati, l’UNHCR raccomanda ai governi, senza escudere la possibilità di accedere alla protezione internazionale, l’estensione del titolo di soggiorno o del visto già in possesso delle persone – se possibile ed appropriato – fino ad una stabilizzazione della situazione.

Secondo il rapporto ‘La comunità ucraina in Italia’, la crescita della presenza ucraina in Italia nel corso degli ultimi 10 anni ha conosciuto una accelerazione significativa: dal 2001 al 2009 il numero dei cittadini ucraini è aumentato di 20 volte. La comunità ucraina, con 218.099 presenze, è la seconda per consistenza numerica tra quelle degli immigrati non comunitari di origine europea – dopo quella albanese (483.219) – e la quarta se riferita al complesso dei cittadini non comunitari.

La netta prevalenza della componente femminile (81%) costituisce un elemento distintivo della comunità ucraina in Italia. Il lavoro rappresenta largamente la principale motivazione del soggiorno in Italia, interessando un alto numero di cittadine ucraine, giunte prive di legami familiari nel Paese ed occupate nel settore dei servizi e della cura alla persona.

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