11 Feb 2013
di Fatima Hasani
Nell’Unione Europea il riconoscimento delle qualifiche professionali è difficile e questa situazione si riflette sulla mobilità lavorativa. Per risolvere il problema il 23 gennaio la commissione al Mercato interno dell’europarlamento ha approvato una proposta di direttiva che punta ad armonizzare la materia. Un elemento chiave della proposta è l’istituzione di una carta una carta professionale europea. Questa consentirebbe ai professionisti di chiedere il riconoscimento delle qualifiche nei Paesi di origine, invece che nel Paese ospitante come avviene oggi. Per l’istituzione della carta si fa affidamento sullo scambio di informazioni che già esiste tra le amministrazioni degli Stati membri. Oltre a facilitare il riconoscimento delle qualifiche, la carta costituirà una garanzia per i clienti. Ad esempio, impedirà a medici, infermieri e veterinari condannati per crimini o sottoposti a provvedimenti disciplinari di trasferire le loro attività in altri. E’ previsto, infatti, che tutti i Paesi dell’Unione vengano informati entro 48 ore della condanna o del provvedimento disciplinare.
La deputata francese di centro-sinista Bernadette Vergnaud, relatrice del testo al Parlamento, afferma che la carta non solo ha vantaggiosi aspetti pratici e di sicurezza, ma “è uno strumento per rafforzare la cittadinanza europea“.
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