UN APPELLO PER CANCELLARE LE DISCRIMINAZIONI NEL WELAR DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

16 Giu 2011

 

UN APPELLO DELLA RETE FVG PER I DIRITTI DI CITTADINANZA, DI CGIL-CISL-UIL FVG E DI UNA TRENTINA DI ASSOCIAZIONI PER LA CANCELLAZIONE DELLE DISCRIMINAZIONI NEL WELFARE REGIONALE DEL FVG

Scrive l’Asgi che “è stata inviata nei giorni scorsi a tutti i Capogruppo del Consiglio Regionale del Friuli-Venezia Giulia una lettera proposta dalla Rete Diritti di Cittadinanza FVG e dalle strutture regionali di CGIL-CISL-UIL, sottoscritta da una trentina di realtà associative di migranti, del III settore, del volontariato, sindacali”.

Con questa iniziativa, qualificati attori sociali della Regione FVG rivolgono un pressante appello al Consiglio Regionale affinchè, dopo i diversi e molteplici pronunciamenti della magistratura locale, le pressanti richieste rivolte da ANCI e tante Amministrazioni locali e soprattutto la procedura di infrazione avviata dalla Commissione Europea per violazione delle normative comunitarie, scaduti ormai i termini da questa indicati (il 7 giugno), l’aula consiliare, in occasione della prossima ed imminente seduta dedicata all’assestamento di bilancio, intervenga togliendo ogni colpevole discriminazione all’accesso alle varie leggi del welfare regionale”.

Siamo a conoscenza”, scrive l’Asgi, “che la stessa Giunta stava, su iniziativa dell’Assessore Molinaro, proponendo variazioni significative (anche se forse non complete) in tal senso ma è stata incredibilmente stoppata da una iniziativa di una forza politica: questa è la formulazione usata nel testo del dispositivo della Giunta e non è difficile immaginare di quale forza politica si tratti: la Lega Nord. Quel che consideriamo difficilmente comprensibile è il protrarsi del non rispetto della legge da parte di chi, in altre occasioni, chiede il rispetto della legalità e magari propone spese di centinaia di milioni di euro per controllare il rispetto…di alcune leggi, perché, appunto, altre possono essere tranquillamente disapplicate nonostante richiami ufficiali anche dall’Europa.

E non è più possibile, a nostro avviso, scaricare la “colpa” su una sola forza politica quando deve essere tutto il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ad assumersene tutta la responsabilità: per questo chiediamo a tutti i gruppi consiliari di assumere nelle Commissione e nell’Aula di assumere subito e presto una forte iniziativa legislativa che ripristini il rispetto delle leggi nazionali e comunitarie, togliendo ogni discriminazione, ripristinando parità di diritti e doveri delle cittadine e dei cittadini che regolarmente vivono in Regione, pagano le stesse tasse ed imposte e contribuisco così al PIL regionale (oltre che alle crescita sociale e culturale della nostra comunità)”. VAI AL SITO DELL’ASGI

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