14 Gen 2015
di Mohcine El Arrag
5,5 milioni. Sono le persone che sono state costrette a lasciare le proprie case nei primi sei mesi del 2014 a causa delle guerre che infuriano in ampie aree del Medio Oriente, dell’Africa e in altre zone. La stima è del nuovo rapporto Mid-Year Trends 2014 dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR). (si del 2014, segnalando un ulteriore aumento delle persone in fuga. Di questi 5,5 milioni, 1,4 milioni è fuggita attraverso i confini internazionali divenendo rifugiati, mentre il resto è sfollato all’interno dei propri Paesi. Il numero di persone che sono state assistite dall’UNHCR si è attestato a 46,3 milioni a partire da metà 2014 – circa 3,4 milioni in più rispetto alla fine del 2013, un nuovo record.
Come c’era da aspettarsi, i siriani, per la prima volta, sono diventati la più grande popolazione di rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR (i palestinesi nel Medio Oriente sono infatti sotto il mandato dell’UNRWA). Scalzano dal triste primato gli afghani, che avevano tenuto quella posizione per più di tre decenni. I rifugiati siriani sono oltre 3 milioni a giugno 2014 e rappresentano il 23% di tutti i rifugiati che sono assistiti dall’UNHCR in tutto il mondo.
I 2,7 milioni di rifugiati afghani nel mondo rimangono però la più grande popolazione di rifugiati di lunga data di cui si occupa l’UNHCR. Gli altri principali paesi di origine dei rifugiati sono Somalia (1,1 milioni), Sudan (670.000), Sud Sudan (509.000), la Repubblica Democratica del Congo (493.000), Myanmar (480.000) e Iraq (426 mila). In termini assoluti il Pakistan, con 1,6 milioni di rifugiati afghani, rimane il maggiore paese ospitante. Seguono Libano (1,1 milioni), Iran (982.000), Turchia (824.000), Giordania (737.000), Etiopia (588.000), Kenya (537.000) e Chad (455.000).
In proporzione alla propria popolazione sono il l Libano e la Giordania ad ospitare il maggior numero di rifugiati, mentre in proporzione all’economia gli oneri maggiori sono sostenuti dall’Etiopia e dal Pakistan.
A metà anno, sono diventati 13 milioni i rifugiati sotto il mandato dell’UNHCR, il numero più elevato dal 1996, mentre il totale degli sfollati interni protetti o assistiti dall’Agenzia ha raggiunto il nuovo record di 26 milioni. Dal momento che l’UNHCR assiste gli sfollati interni solo nei paesi dove il governo richiede l’intervento dell’Agenzia, la cifra non include tutte le persone in questa situazione a livello mondiale.
Il rapporto segnale anche lo spostamento della distribuzione regionale della popolazione di rifugiati. Fino all’anno scorso, la regione che ospitava il maggior numero di rifugiati era l’Asia e il Pacifico. Come conseguenza della crisi in Siria, oggi sono il Medioriente e il Nord Africa.
“Nel 2014 abbiamo visto crescere senza precedenti il numero di persone sotto la nostra protezione. Fintanto che la comunità internazionale continuerà a fallire i tentativi di trovare soluzioni politiche ai conflitti esistenti e di prevenirne di nuovi, noi ci troveremo ad avere a che fare con le drammatiche conseguenze umanitarie” ha affermato l’Alto Commissario ONU per i Rifugiati António Guterres. “I costi economici, sociali e umani di assistere i rifugiati e gli sfollati interni è sostenuto soprattutto dalle comunità povere, coloro che possono permetterselo di meno. E’ un dovere incrementare la solidarietà internazionale se vogliamo evitare il rischio che sempre più persone vulnerabili vengano lasciate senza un adeguato sostegno”.