UNIONE COMUNI MODENESI AREA NORD, ESTERNALIZZAZIONE NIDI D’INFANZIA. APERTO LO STATO DI AGITAZIONE DELLE LAVORATRICI DEI SERVIZI 0-3 DI UCMAN E ASP

17 Mag 2022 asp area nord, esternalizzazione, fp, nidi d'infanzia, precariato, stato agitazione, tempo determinato, ucman,

Il sindacato Fp/Cgil insieme alle Rsu e alle lavoratrici dei nidi d’infanzia dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord (Ucman) e dell’Asp Area Nord, preannunciano lo stato di agitazione dopo la comunicazione di Ucman di voler esternalizzare i nidi d’infanzia a partire dal prossimo anno scolastico 2022-2023. Si tratta dei nidi d’infanzia dei Comuni di Mirandola, San Prospero, San Felice, Concordia e Medolla.

Nel corso del tavolo sindacale del 10 maggio che aveva all’ordine del giorno il monitoraggio del protocollo di funzionamento dei servizi 0-3 anni che si applica a tutti i nidi dell’Unione e dell’Asp, la discussione ha preso ben presto una direzione diversa con l’informazione dei sindaci dei comuni dell’Unione sul futuro dei nidi.
“I sindaci, quasi tutti presenti, hanno dichiarato – afferma Veronica Marchesini Fp/Cgil – che collocheranno due dei nidi gestiti dall’Unione stessa in Asp e altri due nidi in appalto, senza fornire dati precisi circa i limiti delle assunzioni alla base di tale scelta, dovuti anche alla fine dello stato di emergenza sisma 2012. Non risulta, inoltre, chiaro – continua Marchesini – per quale motivo i nidi non possano continuare ad essere tutti gestiti direttamente attraverso Asp, che non ha gli stessi limiti assunzionali dell’Unione, applica lo stesso contratto nazionale degli Enti Locali e già gestisce il nido <Panda> di Medolla”.

I servizi all’infanzia sono ormai da tempo caratterizzati da elevato precariato e percentuali elevatissime di personale a tempo determinato – in alcuni nidi sino all’80% – che lavora così da oltre 10 anni al servizio della pubblica amministrazione.
A nulla sono valse le molteplici richieste da parte delle Rsu e della Fp Cgil – prosegue la sindacalista – di procedere alla stabilizzazione del personale, e riteniamo inaccettabile il percorso intrapreso dai sindaci dei Comuni dell’Area Nord, che disperde la professionalità di anni di lavoro e di servizio per le famiglie del distretto e prefigura un peggioramento delle condizioni di lavoro”.

Risultano, a questo proposito, confuse ed insensate le affermazioni del Comune di Mirandola in riferimento al parere della Corte dei Conti circa il rientro in Comune del personale operante sui servizi (polizia locale, tributi, ecc…) prima conferiti in Unione Area Nord e di recente ripresi in Comune a Mirandola, nonché rispetto ad un non meglio precisato fronte comune dei sindacati e dell’Unione stessa contro il Comune di Mirandola.
Ricordiamo, infatti, che la vertenza e lo sciopero promossi dalle organizzazioni sindacali insieme a tutti i lavoratori sono state rivolte ad Ucman, di cui fa ancora parte il Comune di Mirandola, per un patto stipulato tra l’Unione stessa e il Comune di Mirandola che cancella gli accordi sindacali del 2006 e che produrrà effetti negativi sia sul personale, con la decurtazione delle possibilità assunzionali in capo all’Unione, sia sui cittadini che vedranno messi a repentaglio i servizi.

E così sta già succedendo, a partire dalle decisioni paventate in merito ai nidi d’infanzia.
Se da una parte, infatti, Mirandola esulta, dall’altra si privatizzano i nidi, riducendo lo spazio pubblico che ha funzionato e garantito le attività in questi anni di difficoltà (partendo dal terremoto del 2012 fino alla più recente pandemia da Covid-19) e lasciando a casa lavoratrici e lavoratori precari dopo anni di servizio nel pubblico.

“La vicenda che interessa i nidi – afferma ancora Veronica Marchesini – ma che può allargarsi anche ad altri servizi, sta dimostrando quello che dicevamo già nell’autunno 2021, ovvero che si stia smantellando l’Unione a causa delle scelte poche oculate dei sindaci del territorio, e che a pagarne il caro prezzo saranno solo lavoratori e cittadini.”

Per questi motivi le lavoratrici dei servizi 0-3 di Ucman ed Asp Area Nord, unitamente alle Rsu Cgil e alla Fp/Cgil riuniti in assemblea, hanno deciso di aprire lo stato di agitazione, con richiesta di convocazione da parte della Prefettura di Modena per l’espletamento della procedura conciliativa.

 

Mirandola, 17.5.2022

 

In FOTO lo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Unione comuni modenesi Area Nord del 16.12.21

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