29 Apr 2016 1 maggio,
Modena, 28 aprile 2016
Mentre al liceo musicale Sigonio continuano le prove dei brani per il concerto del 1° Maggio in piazza Grande a Modena, anche gli studenti e le studentesse del liceo artistico Venturi stanno ultimando le opere che esporranno per la festa in piazza.
Era stato chiesto loro di realizzare dei quadri ispirati al mondo del lavoro. Più specificatamente era stato chiesto: “Se pensi alla parola lavoro, cosa ti viene in mente? Come lo rappresenteresti?”.
Da questo stimolo sono nate le loro opere. C’è chi ha voluto rappresentare il lavoro manuale dell’artigiano e del contadino (Elena Dalpasso, Samuele Falcone), chi si è concentrato sui ricordi del passato (Chiara Orlandi, Alessia Fiorini), chi ha voluto esprimere i sentimenti legati alla fatica o al disagio di chi perde il lavoro (Fabiola Aquafredda, Thea Miriam Cucuzza, Elisa Capucci, Giorgia Bongiorno), chi ha posto l’accento sul tema dello sfruttamento minorile (Yordanka Naddeo).
E altri lavori sono in fase di ultimazione e potranno essere ammirati in piazza Grande a Modena insieme ai loro autori. Nella FOTOGALLERY alcune delle opere che saranno in esposizione il 1° Maggio.
Nella mattinata del 1° Maggio queste ragazze e ragazzi, oltre a presentarsi alla città con le loro tele, mostreranno come nasce il loro lavoro. Armati di colori e pennelli dipingeranno ciò che occhi ed orecchie ispireranno loro durante il concerto degli studenti del Sigonio.
Dal palco giungeranno stimoli sulle note della musica e dalle letture fatte da alcune studentesse del Liceo Sigonio tra un brano e l’altro. Le letture sono tratte da “Dita di dama” di Chiara Ingrao, “La forza di amare” di Martin Luter King e da scritti di Gibran Kalhil Gibran.
Sicuramente questi giovani artisti saranno ispirati e sostenuti anche dalla presenza di tutti coloro che saranno in piazza per la Festa del Lavoro.
Il lavoro: un diritto che è necessario difendere, ogni giorno, senza stancarsi mai, unendo le voci dei tanti che lo hanno, lo hanno avuto, lo cercano o lo hanno perso. Dei tanti giovani che iniziano oggi a guardare a questo mondo che occuperà tanta parte della loro vita.