22 Giu 2016 filctem, presidio,
Carpi, 22 giugno 2016
Prosegue la vertenza delle lavoratrici delle due aziende carpigiane Arb2 e Coan che il 14 giugno hanno improvvisamente chiuso i battenti lasciando senza risposte e senza alcuna tutela le circa 50 lavoratrici dei due stabilimenti sulla Statale Romana.
Dopo i presidi del 14 e del 20 giugno (in foto), domani giovedì 23 giugno le lavoratrici (due di loro stanno sostenendo attivamente la vertenza nonostante siano in gravidanza), insieme al sindacato Filctem/Cgil, distribuiranno volantini in piazza Martiri durante il mercato cittadino per sensibilizzare cittadinanza e istituzioni sulla loro situazione.
Le lavoratrici si trovano infatti in una specie di limbo e si teme che passeranno alcuni mesi prima di poter accedere a qualche forma di sostegno al reddito. Al momento infatti non possono accedere ad ammortizzatori sociali non essendo state formalmente licenziate dalla vecchia proprietà.
“Rivendichiamo un confronto urgente con Arb2 e Coan – afferma Sergio Greco della Filctem/Cgil – per poter dare risposte alle lavoratrici attraverso l’attivazione di ammortizzatori sociali”.
Le due aziende di stiro, imbusto e logistica per grandi case, stavano attraversando momenti di difficoltà e stavano fruendo della cassa integrazione ordinaria.
La proprietà delle due aziende ha dichiarato, anche a mezzo stampa, di aver depositato i libri in tribunale per il fallimento, ma dal tribunale ad oggi non è ancora stato nominato alcun curatore fallimentare e questo aumenta le incertezze per le lavoratrici.
I sindacati e le lavoratrici sospettano inoltre la continuità produttiva tra le due aziende chiuse Arb2 e Coan, e la Breros, l’azienda sita in via Toscana 15/angolo via Liguria, davanti alla quale è stato fatto l’ultimo presidio lunedì scorso.
“E’ vero che il proprietario è un nuovo imprenditore – aggiunge Greco – ma sappiamo che alcuni clienti sono gli stessi di Arb2 e Coan, e circa 15 ex dipendenti di Arb2 e Coan stanno lavorando all’interno”.