VERTENZA CASTELFRIGO: ULTRAMARATONA DI SOLIDARIETÀ GIOVEDÌ 28 DICEMBRE 2017 DA FANANO (MO) A CASTELNUOVO RANGONE (MO)

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Ultramaratona che “unirà” le imprese degli appalti: Inalca, Suincom, Alcar Uno e Castelfrigo.
Si svolgerà giovedì 28 dicembre 2017 l’ultramaratona di Mauro Gambaiani, operaio 52enne di Fanano occupato presso un’azienda di lavorazione carni, in solidarietà con i lavoratori degli appalti Castelfrigo in lotta per il loro posto di lavoro in sciopero ad oltranza dal 17/10 e, in quattro, in sciopero della fame dal 19/12.
L’ultramaratona, alla quale si potranno aggregare anche per brevi tratti altri cittadini, partirà alle ore 8.00 da Piazza della Vittoria di Fanano e farà tappa intorno alle 14.00 all’Inalca di Castelvetro, alle 14.30 alla Suincom di Solignano, alle 15.00 all’Alcar Uno di Castelnuovo Rangone, per terminare poco dopo nel piazzale della Castelfrigo.
Un percorso di circa 60 km che toccherà le tappe più significative della storia, dello sviluppo e del radicamento delle false cooperative nel distretto della lavorazione della carne. Un modello, quello delle false cooperative, che si è poi sviluppato in tutto il territorio nazionale.
Il maratoneta Mauro Gambaiani toccherà, come prima tappa, lo stabilimento dell’Inalca (Gruppo Cremonini) di Castelvetro (MO), luogo nel quale è praticamente nato il sistema degli appalti alle false cooperative del distretto, poi diffuso in tutto il Paese. Questa azienda, leader europeo nella macellazione bovina, che esprime il presidente di Federalimentare Luigi Scordamaglia (AD INALCA), per decine di anni ha utilizzato il sistema degli appalti a false cooperative. Un sistema nato alla fine degli anni 90, nel quale erano presenti molte irregolarità, successivamente trasformato con un apparente rispetto delle norme di legge, ma non del contratto nazionale di lavoro dell’industria alimentare. Questa azienda, attualmente, ha cambiato il sistema organizzativo passando dall’appalto ad una serie di false cooperative che si sono succedute “all’auto appalto” ad una Srl controllata dalla stessa INALCA SPA.
Maggiori dettagli si possono leggere su http://www.nuovocaporalato.it/Boing.htm .
La seconda tappa sarà presso la Suincom di Castelvetro (MO), una delle maggiori imprese della lavorazione delle carni suine d’Italia, nella quale si riforniscono di semilavorati i più importanti marchi della salumeria italiana. Questa tappa vuole evidenziare il luogo in cui il sistema degli appalti è degenerato. In questa azienda si perde il conteggio delle cooperative che si sono succedute con repentini cambi di nome. Questa azienda è spesso sotto i riflettori dei mezzi di comunicazione per l’omicidio del socio lavoratore della cooperativa DIMAC, per le contraffazioni dei marchi sulle cosce suine, ma anche per il modello organizzativo presente all’interno dello stabilimento: svariate false cooperative che cambiano nome alla velocità della luce, oltre centosettanta soci lavoratori in appalto e cinquantadue lavoratori diretti.
Per ulteriori informazioni: http://www.nuovocaporalato.it/ilCasoSuincom.htm .
La terza tappa sarà presso l’Alcar Uno della famiglia Levoni di Castelnuovo R. (MO), azienda leader nella lavorazione delle carni suine in Italia, anche questa impresa una delle maggiori fornitrici dei più importanti marchi della salumeria italiana. L’Alcar Uno ha praticamente applicato il modello “Inalca” nel settore della lavorazione delle carni suine. In questa azienda viene costituita una storica cooperativa, la Log Man, costituita da ex dipendenti e responsabili della stessa Alcar Uno con vicepresidente la moglie di uno dei figli dell’allora proprietario dell’ALCAR UNO. Il modello delle cooperative “fatte in casa” viene poi successivamente emulato in altre aziende del territorio modenese. Infinite sono le cooperative che si sono succedute in questo sito produttivo, andato agli onori delle cronache per i tafferugli con i Si Cobas negli scorsi anni che hanno anche coinvolto la Globalcarni di Spilamberto, azienda controllata dalla famiglia Levoni. Anche in Alcar Uno è presente un appalto ad una delle cooperative gestite da Domenico Melone (Planet), lo stesso soggetto che gestisce le false cooperative all’interno della Castelfrigo.
Per ulteriori informazioni: http://www.nuovocaporalato.it/alcar.htm .
La quarta ed ultima tappa davanti alla Castelfrigo, dove l’ultramaratoneta verrà accolto dai lavoratori in sciopero ad oltranza dal 17 ottobre e, tre di loro più il segretario generale della Flai Cgil di Modena, in sciopero della fame dal 19 dicembre.
Una maratona che vuole evidenziare che la Castelfrigo è figlia di un sistema organizzativo che ha le sue radici nelle aziende oggetto delle tre tappe, un sistema che si è evoluto, con cambiamenti normativi che lo hanno favorito, quelli più recenti: depenalizzazione somministrazione irregolare di manodopera (dlgs 8/16) e abrogazione “somministrazione fraudolenta di manodopera” (Jobs Act).
Ad ogni tappa toccata verranno consegnati ai giornalisti sintetici dossier già integralmente online da undici anni su http://www.nuovocaporalato.it/, con le copie delle denunce e segnalazioni che sono state fatte, ma che non hanno mai visto un’indagine aperta dalla Procura, ed evidenzieremo i processi mai partiti, perché andati in prescrizione.
In quelle tre tappe c’è tanta storia degli appalti di dubbia legittimità a false cooperative che hanno creato un ventennale sistema nel distretto modenese, poi emulato su tutto il territorio italiano. La rigidità della Castelfrigo e la determinazione dei lavoratori degli appalti che stanno scioperando ad oltranza per rivendicare il rispetto dei diritti costituzionali, hanno fatto emergere una realtà ed un sistema dell’organizzazione del lavoro che è arrivato al capolinea.
Il destino occupazionale di questi lavoratori è nelle mani della Castelfrigo, committente responsabile per il modello organizzativo applicato, ma anche di tutte le imprese del distretto, anche di quelle che si riforniscono di materia prima (salumifici) a prezzi sempre più scontati.

 

In foto il maratoneta Mauro Gambaiani

Umberto Franciosi, segretario Flai/Cgil Emilia Romagna

 

Castelnuovo Rangone, 26 dicembre 2017

 

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