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Modena, 19 dicembre 2011
Sedici dei 22 delegati Fiom/Cgil delle Rsu di tutti gli stabilimenti Fiat modenesi erano presenti stamattina in conferenza stampa insieme al segretario generale Fiom Giordano Fiorani e gli altri componenti della segreteria provinciale.
“In base all’accordo del Gruppo Fiat sottoscritto lo scorso 13 dicembre da tutti i sindacati, tranne la Fiom, dal 1° gennaio 2012 Loro non esisteranno più” ha esordito Fiorani in conferenza stampa per rimarcare che i delegati sindacali, formalmente eletti da tutti i lavoratori e in carica sino al marzo 2013, saranno annullati per effetto del nuovo accordo che estromette dalla rappresentanza sindacale i sindacati dissenzienti, la Fiom che non ha firmato l’accordo.
“Lo considero un atto autoritario che cancella non solo la rappresentanza sindacale in azienda, ma 40 anni di contrattazione, rapporti sindacali, diritti” ha aggiunto il segretario della Fiom sottolineando come le conquiste sindacali di 40 anni (il primo accordo disdettato in Ferrari risale al 1969) siano cancellate insieme ai diritti e alla dignità dei lavoratori con l’estensione dal prossimo anno dell’accordo di 1° livello di Pomigliano a tutti gli stabilimenti e i lavoratori del Gruppo Fiat.
“Con questo accordo si sottomettono i lavoratori all’azienda, non si potrà più contrattare nulla”. Fiorani ha citato uno dopo l’altro gli automatismi e i vincoli previsti dal nuovo accordo: fino a 18 turni settimanali; la mezz’ora di pausa mensa spostata a fine turno per utilizzarla come ulteriore orario di lavoro, su richiesta dell’azienda 48 ore prima, che non verrà riconosciuta come straordinario; obbligo di 120 ore di straordinario (il CCNL metalmeccanici del 2008 ne prevede 40); sanzioni per i lavoratori e i rappresentanti sindacali per l’effettuazione di scioperi su materie previste dal contratto.
L’armonizzazione dell’accordo di 1° livello con le condizioni contrattuali aziendali dei singoli stabilimenti è ancora nebulosa, ma non saranno certamente mantenute le condizioni di miglior favore oggi presenti, ad esempio in stabilimenti come la Ferrari.
Il premio di risultato che nell’azienda del Cavallino è certamente più alto verrà riconosciuto come voce “ad personam” quindi come super-minimo individuali a tutti i lavoratori in essere, ma non ai nuovi assunti.
Un diritto individuale come la riduzione di orario notturno (in Ferrari il turno di notte è di 7 ore pagate 8) come si sarà trasformato in super minimo?
Nei prossimi giorni si apre il tavolo per l’armonizzazione delle normative aziendali con quelle dell’accordo di 1° livello: l’assurdo è che la Fiom che è stata protagonista di 42 anni di contrattazione aziendale sarà esclusa dal quel tavolo!
I 600 euro di premio straordinario per il 2012, saranno erogati in base all’effettiva prestazione lavorativa, per maturarli bisogna lavorare da gennaio a giugno 2012 almeno 870 ore al netto delle assenze per malattie, maternità, infortuni, pause e mensa: in pratica bisogna fare molti straordinari, altrimenti non verranno riconosciuti!
Un delegato Rsu Fiom Cnh ha anche sottolineato il carattere discriminatorio di questa misura verso le donne lavoratrici che sono quelle che eventualmente usufruiscono della maternità! Per loro sarà senza dubbio più difficile maturare il premio straordinario.
Inoltre la Fiom ha molti dubbi che il premio sarà erogato ai lavoratori della Ferrari, poiché in base all’accordo “non verrà corrisposto alle società in cui sia già definito un premio da corrispondere nel 2012” e poiché ad aprile 2012 in Ferrari sarà pagato il saldo del PdR 2011, è probabile che i 600 euro non saranno erogati. Una critica anche al segretario provinciale Fim/Cisl che nei giorni scorsi aveva sbandierato come una conquista gli aumenti salariali per tutti!
“In ogni caso – commenta Fiorani – non mi sembra un gran risultato aver ottenuto che se lavoro di più, guadagno di più”, poiché solo facendo straordinari, e anche molti, si potrà ottenere il premio di 600 euro! Va nella logica di premiare sempre e solo lo straordinario (e non la prestazione ordinaria) anche la maggiorazione alzata dal 50% al 60% del lavoro straordinario previsto il sabato.
Fiorani ha criticato duramente i sindacati, in particolare Fim e Uilm, firmatari dell’accordo Fiat, che sicuramente è frutto di una posizione autoritaria e arrogante della Fiat, ma da sola Fiat non avrebbe potuto imporre queste condizioni e far fuori il sindacato più rappresentativo! “Firmare un accordo che estromette i sindacati dissenzienti significa mutare la natura del sindacato: significa diventare sindacati aziendalisti, uno strumento in mano dell’impresa, significa collaborare ad annientare il dissenso!”
Anche i delegati presenti hanno espresso amarezza, ma insieme voglia di continuare a lottare. Innanzitutto, la Fiom chiederà la convocazione (che per regola è unitaria) delle assemblee in azienda, utilizzando le ore di assemblea sindacale rimaste per il 2011: 2 ore e mezzo in Maserati, un’ora e mezzo in Ferrari, 4 ore e mezzo in Cnh S.Matteo, 2 ore in Cnh.
“Sono le ore rimaste delle 10 previste per il 2011 – ha spiegato il segretario della Fiom – chiediamo a Fim e Uilm di convocarle e di non regalarle all’impresa. Sarebbe davvero straordinario che Fim e Uilm preferissero regalarle all’azienda, piuttosto che spiegare ai 5.200 lavoratori Fiat il nuovo contratto. O preferiscono farlo l’anno prossimo quando la Fiom non sarà presente ?”
Inoltre la Fiom ha intenzione di far votare ai lavoratori la riconferma di tutte le sue Rsu e di nominarle poi come Rsa (secondo le nuove regole del contratto).
Altra azione che verrà intrapresa è la raccolta di firme tra i dipendenti, almeno il 20% (secondo quanto previsto dall’accordo Fim Fiom Uilm del 14.12.1993), per indire un referendum abrogativo sull’accordo tra tutti i lavoratori. La raccolta di firme sarà ultimata entro il 13 gennaio 2012. L’obiettivo è di raccogliere 15-16.000 firme a livello nazionale e molto oltre un migliaio nella provincia di Modena.
Sabato 14 gennaio 2012 sarà inoltre convocata l’assemblea nazionale dei delegati Fiom del Gruppo Fiat per decidere le azioni successive da mettere in campo e sabato 11 febbraio 2012 è prevista la manifestazione nazionale di tutti i metalmeccanici Fiom. “Non vi sfuggirà – ha commentato sarcastico Fiorani con i giornalisti – che le prossime iniziative sono di sabato, poiché dal 1° gennaio le manifestazioni sindacali i lavoratori Fiat potranno farle solo fuori orario di lavoro”.
Fiorani e i lavoratori hanno poi commentato come atto di arroganza la decisione di Fim e Uilm provinciali di convocare mercoledì prossimo 21 dicembre presso la sede Cisl di Modena, la riunione di tutte le Rsu del Gruppo Fiat (ovviamente quelle Fiom comprese) per far votare Loro l’accordo di Gruppo: le Rsu dovrebbero votare a favore per auto-annientarsi poiché dal 1° gennaio non esisteranno più (esisteranno solo le Rsa di emanazione dei sindacati firmatari), inoltre ci si richiama a questo voto in base all’accordo interconfederale sulla rappresentanza firmato da Cgil Cisl Uil con Confindustria il 28 giugno 2011, quando la Fiat è uscita da Confindustria proprio per non sottostare a quelle regole!
“Trovo profondamente umiliante – ha detto un delegato Fiom Maserati – che Fim/Cisl che da molti anni non riesce ad eleggere un rappresentante in Maserati (alle ultime elezioni interne ha ottenuto 16 voti) e non ha delegati sindacali in azienda, mi inviti presso la propria sede a votare un accordo che mi cancellerà come Rsu, quando la Fiom è il sindacato maggiormente rappresentativo in Maserati come nelle altre aziende del Gruppo Fiat!”.
Un altro delegato Fiom Ferrari ha aggiunto che i 12 Rsu Fiom eletti dai lavoratori, saranno cancellati e spartiti tra i sindacati firmatari, per paradosso anche tra sindacati come Fismic e Ugl che in Ferrari non hanno mai avuto rappresentanza.
Molti lavoratori presenti hanno sottolineato come la democrazia venga cancellata nel Gruppo Fiat e si fermi veramente fuori dalla fabbrica!
La Fiom/Cgil e i suoi delegati saranno presenti all’incontro di mercoledì 21 dicembre se non altro per esprimere la loro posizione contraria e per chiedere ancora una volta a Fim e Uilm se intendono presentare l’accordo a tutti i 5.200 lavoratori del Gruppo. I lavoratori modenesi non sanno cosa gli aspetta, è un accordo firmato sulla loro testa!