VERTENZA VILLA MARGHERITA, DOPO LO SCIOPERO DEL 14, NUOVO SCIOPERO DOMANI 17 DICEMBRE PER UN GIUSTO CONTRATTO

16 Dic 2019 anaste, contratto, fp, modena, presidio, sciopero, villa margherita,

Adesione totale allo sciopero indetto della Fp Cgil di Modena fra i lavoratori e le lavoratrici della residenza per anziani Villa Margherita a Modena sabato scorso 14 dicembre, fatte salve la garanzia delle prestazioni minime essenziali.
I lavoratori rivendicano un giusto contratto e sono contrari alla decisione unilaterale della proprietà di applicare il contratto Anaste che non è firmato da nessuna delle organizzazioni sindacali confederali maggiormente rappresentative.
Questo si traduce in un peggioramento delle condizioni di lavoro, di conseguenza anche sulla qualità del servizio dagli ospiti anziani, laddove i lavoratori sono obbligati a lavorare anche da ammalati.
Domani martedì 17 dicembre nuovo sciopero di 8 ore con presidio dalle ore 12 alle 14 davanti ai cancelli in via Ponte di Ferro, 9 (dietro il carcere Sant’Anna). Un nuovo sciopero è già stato proclamato anche per sabato 21 dicembre.
I lavoratori non possono essere obbligati a subire l’applicazione di un contratto – spiega Mohcine El Arrag della Fp Cgil di Modena – che, tra i vari aspetti negativi, presenta un aumento contrattuale pari a 39 euro mensili lordi, contro un aumento medio di oltre 80 euro sottoscritti nell’ultimo anno dalle categorie di Cgil, Cisl e Uil negli altri Ccnl del settore socio-sanitario”. Per di più i lavoratori sono beffati dal fatto che 39 euro sono pagati da loro stessi, attraverso i risparmi generati dalla riduzione di permessi, malattia, infortunio ed altri istituti.
Oltre a non essere sottoscritto dai sindacati rappresentativi, il nuovo contratto Anaste contiene chiaramente una serie di peggioramenti rispetto al Ccnl precedente. L’orario di lavoro formalmente rimane a 38 ore settimanali, ma è possibile portarlo a 40 ore. Le due ore aggiuntive non vanno considerate nemmeno lavoro straordinario né supplementare con una perdita secca di salario. I permessi vengono dimezzati da 51 a 26 ore annue, mentre l’istituto di malattia viene quasi cancellato e di fatto <criminalizzato>. Sarà pagata dall’azienda solo nei primi 4 eventi e solo in alcuni casi. Il periodo di comporto viene drasticamente ridotto: oltre a non pagare, sarà molto più facile licenziare in caso di malattia.
Il risultato è che molte persone, tra mancato pagamento e rischio licenziamenti, si recheranno al lavoro anche in condizioni fisiche non idonee: ciò metterà a rischio non solamente la salute di lavoratrici e lavoratori, ma anche quella delle persone assistite già di per sé fragili. Questo è un punto che il committente – il Comune di Modena e l’Azienda Usl – dovrà esaminare a garanzia della tutela fisica dei nostri anziani.
La proprietà, che pure abbassa le condizioni salariali e i diritti dei lavoratori, si vede riconosciuto un aumento del rimborso dalle Istituzioni sui posti accreditati, nonché continua a ricevere la piena diaria giornaliera per ogni anziano anche durante le giornate di sciopero quando sono garantiti solo i servizi minimi essenziali.
Di fronte all’azione di lotta dei lavoratori, il silenzio delle istituzioni locali e territoriali non è accettabile, così come il silenzio della proprietà.
La Fp Cgil, insieme ai lavoratori chiede dunque che si ascolti la voce dei lavoratori e si convochi al più presto un tavolo di confronto per giungere ad una soluzione condivisa che garantisca un contratto migliorativo ai 35 lavoratori di Villa Margherita.

Modena, 16/12/2019

 

Servizio del Tg Trc Modena, edizione del 14/12/2019 delle ore 19.30

 

Servizio del Tg Tv Qui Modena edizione del 14/12/2019

 

In FOTO lo sciopero del 14 dicembre 2019

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