30 Set 2014
Un vero e proprio “boom” di visti (+ 13,5%) nel 2013 ed un aumento significativo di accessi al portale esteri.it (oltre 5 mln e mezzo e quasi 17 mln di visualizzazioni di pagine), una “porta d’ingresso” alla Farnesina e alla politica estera dell’Italia. Sono i due elementi che emergono nella quindicesima edizione dell’annuario statistico del Ministero degli affari esteri (Mae).
Il “boom” di visti di ingresso ha portato nelle casse del Tesoro circa 104 milioni di euro”. Per la prima volta, inoltre, hanno superato i 2 milioni (2.125.465), ponendo l’Italia, con un visto emesso ogni 15 secondi, al secondo posto fra i paesi Schenghen (alle spalle di Francia ma prima della Germania), con un incremento del 13,5% rispetto al 2012.
Nella distribuzione geografica, quasi il 50% dei visti è stato rilasciato in paesi europei non-Ue, il 28% in Asia, il 12% nella regione del Mediterraneo e Medio Oriente, il 4% in Africa e nelle Americhe. La Federazione Russa continua a detenere il primato per il numero di visti richiesti e rilasciati (770.605), seguita da Cina (346.739), Turchia (140.388) e India (80.759). Per quanto riguarda i motivi del rilascio dei visti, il 78% è stato concesso per turismo, il 9% per affari, il 4% per motivi familiari e il 2% per lavoro subordinato e per studio.
Il maggiore aumento, si legge nel rapporto, è stato registrato nei visti Schenghen di corto soggiorno per turismo; in leggera diminuzione invece, rispetto al 2012, i visti d’affari e in contrazione più netta i visti rilasciati per lavoro subordinato, in ragione sia della congiuntura economica che di minori quote previste nei relativi Decreti flussi.
In aumento anche i visti negati. Nel 2013 sono state respinte 79.888 richieste, +3,7 per cento sul 2012.