24 Feb 2015
«Un fenomeno drammatico e doloroso che suscita allarme sociale». Così il ministro Angelino Alfano è intervenuto nei giorni scorsi alla Scuola superiore dell’amministrazione dell’Interno al convegno su ‘La scomparsa di persone: una sfida per i Paesi Ue’, organizzato nell’ambito delle iniziative per la Presidenza italiana del semestre europeo. Nell’occasione, alla presenza dei vertici del ministero e dei rappresentanti mondo dell’associazionismo impegnato nel contrasto al fenomeno, è stata presentata la XI Relazione sulle persone scomparse. Sono oltre 29mila le persone scomparse nel periodo dal 1974 fino al giugno di quest’anno, per 140mila denunce e 110mila ritrovamenti.. Il ministro si è soffermato in particolare sul tema della scomparsa dei bambini e dei minori che è un argomento che, «coinvolge fortemente anche sul piano emotivo per le delicate implicazioni umane e morali che presenta». Il dato quantitativo è preoccupante:. i minori scomparsi dal 1974 al 30 giugno scorso, ancora da rintracciare, risultano essere pari a 15.358, di cui 1.954 italiani e 13.404 stranieri.
I giovani scomparsi si raggruppano in tre ambiti principali:
1. Minori che si allontanano volontariamente dall’abitazione o dalle comunità;
2. Minori figli di persone separate sottratti al genitore affidatario
dall’altro genitore o da altro congiunto;
3. Minori vittime di reato.
Nettamente maggioritaria la prima categoria. Nella maggioranza dei casi, infatti, i minori da rintracciare sono stranieri che hanno abbandonato le strutture alle quali erano stati affidati oppure minori, italiani e stranieri, che si sono allontanati volontariamente dall’ambito familiare.