SINDACATI FILCAMS-FISACAT-UILTCUS: LETTERA APERTA A MUZZARELLI SUL COMMERCIO A MODENA

13 Ott 2014 apertura domenicale, apertura festiva, filcams, liberalizzazioni, sciopero,

Modena, 13 ottobre 2014

Come al solito ecco puntuale la sterile polemica sulle liberalizzazioni degli orari del commercio.
Tutti aprono, ma la colpa non è di nessuno.
Il classico nonsenso logico che si ripete ormai dal 2012.
Nessun posto di lavoro creato, nessun beneficio sui fatturati, solo progressivo indebolimento dei piccoli esercenti in favore dei colossi della Grande Distribuzione Organizzata.
Confesercenti elabora ogni mese un nuovo bollettino di guerra su piccoli esercenti chiusi e posti di lavoro persi, nella maggior parte dei casi senza alcuna tutela in materia di ammortizzatori sociali.
La Grande Distribuzione Organizzata invece ha dovuto educare il consumatore all’acquisto domenicale concentrando le politiche di marketing su tale giorno, si veda il fiorire di sconti utilizzabili solo di domenica.
Al contempo proseguono politiche sui prezzi con dinamiche incontrollabili e qualità dei prodotti offerti non sempre in linea con le attese dei consumatori.
In poche parole è difficile capire quale sia stato il vantaggio portato al consumatore dalla tanto declamata rivoluzione delle aperture incontrollate degli esercizi commerciali.
A meno che non si voglia vedere il passeggio domenicale nel centro commerciale come una conquista sociale italiana.
In questo contesto paradossale il Sindaco di Modena Muzzarelli ha convocato per oggi tutti i soggetti, tranne le Organizzazioni Sindacali rappresentanti di coloro che pagano il prezzo maggiore delle liberalizzazioni degli orari commerciali.
A Modena si convocano solo i simboli locali della Grande Distribuzione Organizzata che si trincerano dietro al solito “chiuderei, ma gli altri aprono”.
Scusante ormai senza alcuna dignità ideologica.
Allora che prendano la parola i lavoratori rifiutandosi di lavorare durante le festività, anche perché l’obbligo alla prestazione lavorativa festiva non è sancito nemmeno dal contratto nazionale del commercio, così come sul lavoro domenicale non è sancito alcun obbligo da parte del personale a garantire il lavoro su tutte le aperture dell’anno.
Anche le Organizzazioni Sindacali avrebbero gradito far presente al Sindaco Muzzarelli i tanti casi di lavoro, sopratutto femminile, non più tutelato a causa della continua imposizione dei datori di lavoro sulle turnazioni 7 giorni su 7.
Dei contratti a otto ore la settimana a copertura solo del sabato e della domenica, e non si parla di studenti ma anche di lavoratori con famiglie monoreddito.
Avremmo voluto far presente le condizioni di lavoratori che alla domenica lasciano i figli alle baby sitter in quanto entrambi sono di turno la domenica.
Gli avremmo voluto parlare delle ore di straordinario mai pagate, della sicurezza sui luoghi di lavoro e della dignità del lavoro calpestate.
Non c’è evidentemente tempo, quindi valuteremo di prenderci noi il tempo che servirà, intanto confermando la giornata di sciopero del 1° Novembre.

 

Filcams/Cgil     Fisascat/Cisl    Uiltucs/Uil    Modena

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