30 Mar 2015
Meno violazioni, ma più imprese irregolari. E grande disattenzione da parte delle aziende alla sorveglianza sanitaria e alla formazione dei lavoratori. Questo il quadro delle ispezioni del ministero del Lavoro secondo il Rapporto annuale diffuso sull’attività di vigilanza in materia svolta nel 2014. Il primo dato che balza agli occhi è l’incremento del tasso di irregolarità: è del 68,4 per cento, ben tre in più dell’anno precedente. Le violazioni riscontrate sono state complessivamente 26.998, con una flessione del 18,4 rispetto al 2013.
All’esito degli accessi ispettivi effettuati su tutto il territorio nazionale nel periodo gennaio-dicembre 2014, sono stati trovati al lavoro 1.018 cittadini extra ue irregolari (in lieve flessione, del – 6,7%, a fronte di 1.091 irregolari accertati nel 2013), concentrati in particolare nei settori dell’Industria – 471 – e del Terziario – 384 – mentre in Edilizia ed Agricoltura è stata accertata l’occupazione, rispettivamente, di 90 e 73 cittadini stranieri privi del permesso di soggiorno.
Il maggior numero di violazioni concernenti i lavoratori extra-ue irregolari si è registrato in Toscana (329) in cui permane la diffusa presenza di laboratori gestiti da cinesi nel settore manifatturiero e tessile, nonché in Campania (65), in Lombardia (143) e in Emilia Romagna (110).