SI AGGRAVA ULTERIORMENTE LA CRISI DELLE CONCESSIONARIE MERCEDES-INTERAUTO

16 Giu 2009 filcams, presidio, sciopero,

Modena, 16 giugno 2009

E’ di queste ore la notizia, comunicata dalla proprietà, che la casa automobilistica tedesca ha respinto il secondo piano di ristrutturazione aziendale presentato dalle concessionarie Mercedes (Interauto, Meb&Car e aziende collegate).

Venerdì si riunirà il Consiglio d’amministrazione per assumere decisioni che, al momento, non sono state anticipate al Sindacato.

A breve saranno comunicate le iniziative sindacali a sostegno di una vertenza che riguarda 109 lavoratrici e lavoratori a Modena, e 328 in Emilia Romagna, e che ha visto lo scorso 10 giugno una prima iniziativa di lotta.

Sempre a breve è attesa la convocazione di un tavolo di crisi in Regione, al quale Mercedes ha annunciato di non essere intenzionata a partecipare.

FILCAMS/CGIL Modena FIOM/CGIL Modena

Modena, 9 giugno 2009

AUTOCONCESSIONARIE MERCEDES: A MODENA 109 POSTI DI LAVORO A RISCHIO

Nessuna garanzia sul mantenimento dei posti di lavoro. Nessuna garanzia rispetto al pagamento delle retribuzioni a partire dal primo giugno. Nessun piano industriale, nemmeno di breve periodo. Chiusura in tempi brevi delle filiali di Sassuolo e Vignola. Operatività ridotta ai minimi termini, ad eccezione dell’officina. Risposte evasive agli acquirenti di vetture nuove, ormai disponibili in quantità limitate.

E’ la situazione delle autoconcessionarie Mercedes Interauto della provincia di Modena di proprietà della famiglia Santi.

Si tratta di una crisi che ricorda da vicino quella di Ford Motorstore, azienda anch’essa di proprietà della famiglia Santi, che ha visto nel 2008 la perdita di molti posti di lavoro a Modena.

Sempre alla famiglia Santi fa riferimento anche la Motor Spa, concessionaria unica Ferrari e Maserati per l’Emilia Romagna, con sedi a Modena, Bologna e Parma.

Se il forte calo di autovetture vendute è il detonatore di questa crisi, vengono ora al pettine errori gestionali, eccessi di ogni sorta e sprechi colossali, testimoniati dalla faraonica sede di via Cavani (20.000 mq coperti), pare costata 19 milioni di euro ed oggi in gran parte vuota.

A ciò si aggiunge la possibile revoca del mandato da parte di Mercedes, cosa che interromperebbe immediatamente ogni funzionalità di Interauto, senza peraltro garantire l’assorbimento dei lavoratori in eventuali altre imprese.

I Sindacati di categoria FILCAMS/CGIL e FIOM/CGIL sono da tempo impegnati in un difficile confronto coi vertici aziendali. In assenza di tangibili risultati è stata richiesta l’apertura di un tavolo di crisi presso la Regione Emilia-Romagna, occupando Interauto in Regione ben 328 lavoratrici e lavoratori.

Ha destato stupore lo sgarbato rifiuto della casa automobilistica tedesca di partecipare al tavolo di crisi, ritenendosi del tutto estranea a tale situazione.

FILCAMS e FIOM hanno quindi inviato una propria nota alla Cancelliera Merkel (in allegato), chiedendo un intervento volto a far partecipare attivamente anche la casa automobilistica di Stoccarda a tale confronto.

A sostegno della lotta dei 109 lavoratori e lavoratrici Interauto Mercedes operanti nel modenese sono state indette iniziative di lotta.

Mercoledì 10 giugno è previsto uno sciopero del turno mattutino, con presidio davanti ai cancelli della concessionaria modenese in via Cavani 280 (zona industriale Modena Ovest).

Alle ore 10 è prevista, nel medesimo luogo, una conferenza stampa sulla gravissima situazione della più importante concessionaria auto della provincia di Modena.

FILCAMS/CGIL Modena FIOM/CGIL Modena

lettera-filcams-fiom-x-merkel

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