07 Set 2017 incidenti sul lavoro, infortunio mortale, lavoro irregolare, lavoro nero, ministero del lavoro, morti sul lavoro,
I tre operai morti sul lavoro in questi ultimi giorni hanno acceso un istantaneo flash sulle pagine dell’informazione, con le dispiaciute dichiarazioni ministeriali e poi silenzio e luci spente sul merito vero di una situazione in peggioramento.
Proprio a fine agosto i dati ufficiali Inail, confermano l’inaccettabile aggravamento degli incidenti sul lavoro, con un +5,2% di morti e +1,3% di infortuni nei primi sette mesi 2017.
Dati, guarda caso, accompagnati dalla crescita del lavoro precario.
Un picco doloroso che colpisce persone e cittadini sul lavoro e che – sempre l’Inail dichiara – vede “… gli aumenti maggiori registrati in Lombardia con +2.821 denunce ed Emilia Romagna che cresce con un +1.560 denunce…” .
La nostra regione è perciò su un podio nazionale di cui troppo poco si parla.
Anzi, denunciamo la grave tendenza ministeriale a celare e negare ai territori i dati reali ed aggiornati.
Stiamo ai fatti. Da anni, la Direzione Generale per le Attività Ispettive presso il Ministero del Lavoro, pubblicava a cadenza trimestrale, un prezioso report coi dati sulle irregolarità rilevate ed i reati sul lavoro.
In particolare, report dettagliati sui numeri :
- delle imprese e dei settori coinvolti, dei lavoratori colpiti;
- quanto lavoro nero, caporalato/interposizione di mano d’opera;
- quante violazioni di carattere penale;
- l’entità economica delle sanzioni a carico delle imprese colpevoli.
Fondamentale era che per ognuno dei quattro titoli citati, erano allegate ben n° 104 tabelle riportanti i dati scomposti per ogni regione e per ogni provincia.
Informazioni aggiornate e ben dettagliate per ogni territorio e perciò molto utili ad orientare ed attivare l’attenzione e l’attività di prevenzione.
Dati preziosi sopratutto per il sindacato, ma anche di eventuale stimolo per le associazioni imprenditoriali dei settori maggiormente esposti alle crescenti irregolarità nei rapporti di lavoro e rispetto delle norme di sicurezza.
Da gennaio 2017, queste relazioni trimestrali dettagliate per settore e per provincia, sono sospese.
Quelle 104 tabelle per ognuno dei capitoli richiamati, sono sostituite da un’unica pagina coi dati di sintesi nazionale!!!
Dati nazionali che ammettono che in Italia dal 63% di irregolarità ispettive registrate nel 2016, passiamo al 66% nei primi sette mesi 2017.
Ma nulla si specifica più sul come le 11.166 ispezioni colpose 2016 in Emilia Romagna, si sono accresciute, in quali settori e sopratutto in quali province.
Ed i “picchi” modenesi dell’85,2% di irregolarità nell’autotrasporto e del 66,7% nell’attività immobiliare ?
La crescita regionale del + 254% sulla “interposizione illegale di mano d’opera”? I 1.605 casi di rilevanza addirittura penale? Ecc…, ecc…
Abbiamo posto – come coordinamento legalità Cgil regionale – tre quesiti scritti di chiarimento sulla cessazione della pubblicazione di quei dati, rivolgendoci alla Direzione centrale del Ministero del Lavoro.
Attendiamo fiduciosi.
Modena, 5 settembre 2017
Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia-Romagna
Titoli della stampa locale (6 settembre 2017)
Servizio TGR Emilia-Romagna, edizione delle ore 14.00 del 7 settembre 2017