EMILIA ROMAGNA ED “ELENCO DI MERITO” DELLE IMPRESE IN EDILIZIA PER LA LEGALITA’ . LE ADESIONI SONO SCONFORTANTI !

06 Feb 2019 ance, cgil, costruzioni, edilizia, edilizia pubblica, elenco di merito imprese, emilia romagna, fillea, legalità,

A partire dalle emergenze post terremoto, la regione Emilia Romagna attivò nell’estate 2012 un concreto Protocollo Legalità, con lo stretto coinvolgimento ed adesione delle istituzioni locali, delle rappresentanze sindacali, del mondo delle imprese e professioni.
Una prassi necessaria e molto utile che, tra i parecchi risultati sul piano della trasparenza e regolarità economica, portò la Regione ad istituire l’Elenco di Merito delle Imprese del settore edile e costruzioni.
Uno strumento “volontario” e non obbligatorio, proposto/offerto alle imprese del settore fra i più esposti a rischi di pesanti irregolarità, che voleva spingere alla valorizzazione delle ditte in regola col lavoro, i contratti, la sicurezza nei cantieri, il fisco e la normativa antimafia.
Da qui, il convinto sostegno del sindacato.
Un sostegno concreto che proviamo a tradurre con gli accordi sindacali nei territori, che spinga gli Enti pubblici ad incentivare nei bandi-appalto le ditte ammesse nell’Elenco di merito.
Ma anche – perchè no? – nell’assegnazione dei tanti lavori privati in edilizia.
Sopratutto però, in ogni territorio, dovrebbero essere le Organizzazioni imprenditorialil’Ance in primis – e dei consulenti, che ben conoscono e collaborano con quelle imprese, a spingerle e convincerle ad aderire all’Elenco di Merito regionale.

Certamente, non è “burocrazia” in più ! Basterebbe una dettagliata autocertificazione via mail!
I risultati sono però molto deludenti ed anzi, per alcuni aspetti che vediamo, con inspiegabile peggioramento.
Numeri che descrivono una realtà concreta di fatti e comportamenti imprenditoriali.
Basta scorrere il colosso delle 340 tabelle dell’Osservatorio Regionale dedicato all’Elenco di Merito (prima pagina in allegato) che riportano i riferimenti dettagliati ed attestazioni SOA delle “imprese inscritte”.

Oggi, delle oltre 65 mila imprese del settore edile/costruzioni in Emilia Romagna, solamente 1.089 si sono iscritte!
Di poco cresciute rispetto alle 965 che erano nel 2017.
Ma dentro quel numero, sconcerta il dato che:
solo 543 sono le imprese inscritte emiliano-romagnole – solo una su 100 ce la fa ! – e ben 546 con sede extraregionale;
– oltre la metà perciò viene da fuori regione ed in maggioranza dai territori del centro-sud Italia;
– 543 imprese regionali, per il 65% di natura Srl poi circa il 10% Snc e le rimanenti sono società Cooperative, o Spa/Snc.
Un dato regionale però non ben distribuito fra i diversi territori provinciali.
Ben 184 (il 33,8%) sono imprese modenesi, segue poi Bologna con 97, Reggio Emilia con 79, Ferrara con 74…fino a Rimini con 11 e Ravenna con solo 10 ditte aderenti all’albo regionale delle correttezze.

Uno strumento utile e non oneroso per l’imprenditoria, che si lascia troppo nel cassetto e va perciò fortemente incentivato.
Accrescendo i bandi per lavori pubblici con premialità/incentivi alle imprese che sono in Elenco.
Accrescendo l’interesse e la sensibilità sull’utilizzo dello strumento delle Associazioni datoriali, le Casse Edili, consulenti e professionisti che, a diverso titolo, interagiscono con tutte le ditte del settore, al fine di convincerle. Perché non aderire?
Essere nell’Elenco di Merito sarebbe proprio un …punto di merito a sostegno della legalità, che invece è in crescente sofferenza nell’economia e nei cantieri.

Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinamento regionale Legalità e Sicurezza Cgil Emilia Romagna

Modena, 6/2/2019

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