10 Set 2021 accoglienza, afghanistan, corridoi umanitari, crisi afghana, crisi umanitaria, diritti delle donne, donne, spi, unione europea,
La Segreteria Spi Cgil di Modena valuta deludente il Consiglio straordinario degli affari interni dell’Unione Europea dedicato alla crisi in Afghanistan che si è svolto il 31 agosto a Bruxelles che sembra essere l’ennesima occasione mancata. Di fronte a una crisi umanitaria devastante, l’Unione non è riuscita a far altro che produrre una dichiarazione comune attraverso la quale gli Stati Membri confermano il sostegno agli afghani vulnerabili e s’impegnano a impedire movimenti migratori illegali, proteggendo così le sue frontiere esterne, scaricando di fatto il peso dell’esodo dei profughi afghani sui paesi confinanti. Un esito che risuona negativamente, a ridosso delle celebrazioni del Manifesto di Ventotene, occasione in cui il Presidente Mattarella aveva dichiarato: “In questi giorni una cosa appare sconcertante e si registra nelle dichiarazioni di politici un po’ qua e là in Europa. Esprimono grande solidarietà agli afghani che perdono libertà e diritti, ma ‘che restino lì’, ‘non vengano qui perché non li accoglieremmo’”.
Lo Spi Cgil chiede che l’Italia e l’Europa mantengano in modo unanime i corridoi umanitari internazionali non solo per chi abbia collaborato con militari, ma per chiunque si trovi in condizioni di vulnerabilità, soprattutto per mettere in salvo le donne afghane ed i loro eventuali bambini, donne single, professioniste insegnanti, artiste, che sono oggetto di rastrellamenti, violenze, stupri, garantendo loro sicurezza e incolumità, anche sul suolo italiano ed europeo.
La Segreteria Spi Cgil si affianca a tutte le Organizzazioni Femminili e Femministe nel condannare in ogni modo possibile la repressione dei diritti delle donne, nessuna donna può essere lasciata sola, nessuna donna può essere negata sotto un burka, a nessun bambino e a nessuna bambina può essere negata la serenità e la spensieratezza.
Condanna l’intolleranza esercitata anche con l’utilizzo dei gas lacrimogeni e la violenza, alle manifestazioni di donne che rivendicavano il rispetto dei diritti umani e il diritto per le donne afghane all’istruzione e alla libera parola, come pure il diritto di contribuire alla vita politica e sociale del Paese.
Lo Spi Cgil chiede che l’Europa tutta definisca chiaramente una politica comune a tutti i Paesi aderenti, una politica che sia di accoglienza e sostegno alla popolazione afghana riconoscendo la gravità dell’emergenza umanitaria in corso.
Ordine del giorno sull’Afghanistan
Assemblea Generale Spi Cgil Modena
9 settembre 2021
Approvato all’unanimità