INALCA CASTELVETRO: SIGLATO IL RINNOVO DEL CONTRATTO AZIENDALE PER 1000 LAVORATORI

28 Lug 2023 contrattazione aziendale, flai, ges.car., gruppo inalca, inalca, rinnovo contratto aziendale,

Si sono svolte nella giornata del 26 luglio le assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno approvato a maggioranza l’ipotesi di accordo per il rinnovo dei Contratti Aziendali di Inalca Castelvetro e di Ges.Car., azienda controllata al 100% da Inalca e che opera in appalto all’interno dello stabilimento di Castelvetro di Modena. Con l’approvazione dei lavoratori in assemblea diventano quindi operativi due accordi che interessano oltre 1000 lavoratori del sito produttivo e che i dipendenti Inalca aspettavano da quasi 8 anni.

“Accordi importanti e speculari sugli aspetti salienti”, spiegano Diego Bernardini della Flai Cgil, Ennio Rovatti della Uila Uil e Daniele Donnarumma della Fai Cisl, “che sanciscono innanzitutto un principio fondamentale e cioè che tutti i lavoratori dello stabilimento, siano essi dipendenti diretti dell’Inalca o lavoratori in appalto o somministrati, devono avere, anche dal punto di vista di quanto stabilito nei contratti aziendali, pari diritti e pari dignità.”

“Nel loro insieme gli accordi” proseguono i sindacalisti, “rappresentano un notevole miglioramento economico rispetto al passato, a partire dal premio di produttività, il quale terrà conto di diversi parametri produttivi e di attenzione alla qualità, oltre che a fattori di apporto individuale e che, nei valori massimi, potrà arrivare ad oltre l’80% in più rispetto ai precedenti valori del premio per Inalca e al raddoppio per Ges.Car.”.

Inoltre, vi sono altri essenziali aspetti di novità: migliori relazioni industriali, un impegno sul piano della sicurezza sul lavoro e sulla formazione – con permessi aggiuntivi per i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e per la formazione – una giornata di permesso aggiuntiva per chi è affetto da gravi patologie, un mese di congedo retribuito in più per le lavoratrici e i lavoratori vittime di violenza di genere, un minor costo per i dipendenti sulla mensa aziendale, un contributo aziendale per i fondi sanitari e previdenziali e l’istituzione di una “banca ore solidale” per i lavoratori che volessero conferire le proprie ferie a favore dei colleghi in grave necessità – e alla quale l’azienda conferirà un proprio contributo fino al raddoppio delle ore versate.

“Altra importante novità”, proseguono i sindacalisti, “è la scadenza di aprile 2024 come termine ultimo per definire, nel caso questo non avvenga con la contrattazione collettiva a livello nazionale, un accordo sul cosiddetto “tempo tuta”, ovvero i tempi impiegati dai lavoratori per la vestizione e svestizione dagli abiti da lavoro, sancito ormai come diritto individuale da tutti gli orientamenti giurisprudenziali”.

Questi i punti più rilevanti degli accordi, che sanciscono, per alcuni aspetti, una svolta nelle politiche aziendali rispetto al passato.

“Ora – concludono i sindacalisti – chiediamo ad Inalca di dimostrare fino in fondo un cambio di passo nelle relazioni sindacali e nei confronti dei propri dipendenti: rientri quindi nel contratto nazionale che non ha voluto sottoscrivere nel 2020 e si sieda a tavoli di trattativa per il nuovo rinnovo, aperti il 25 luglio a livello nazionale e ai quali l’associazione di Inalca, Assocarni, non si è presentata. Le migliaia di lavoratori di Inalca degli stabilimenti del gruppo non vogliono un accordo separato, ma hanno diritto ad avere un unico contratto nazionale insieme a tutti gli altri lavoratori delle industrie alimentari”.

Fai Cisl Emilia Centrale – Flai Cgil Modena – Uila Uil Modena e Reggio Emilia

Modena, 28/7/2023

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