“QUALE OCCUPAZIONE PER LE DONNE?” – UN INCONTRO PUBBLICO PER RIFLETTERE E AGIRE

02 Mar 2024 8 marzo, dibattito, festa donna, gender gap, incontro, occupazione femminile,

Promosso a Palazzo Europa da Cgil, Cisl e Uil il prossimo 6 marzo alle ore 9.00

Cgil Modena, Cisl Emilia Centrale e Uil Emilia-Romagna hanno organizzato un incontro pubblico per ascoltare, riflettere e soprattutto per agire. A favore delle donne, cui il mondo del lavoro continua a sbarrare la strada per una piena parità che rappresenta dignità, emancipazione e fiducia in un futuro che può e deve essere a portata di mano. E per il quale occorre un cambio di passo collettivo.

Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale della Donna, mercoledì 6 marzo, alle ore 9.00 (Sala Paganelli di Palazzo Europa, via Emilia Ovest 101), un gruppo molto qualificato di relatrici ed esperte dialogheranno per dare risposta alla domanda centrale di questo tempo: “Quale occupazione per le donne?”.
Interverranno la professoressa Linda Laura Sabbadini (Dirigente Istat), la consigliera regionale Roberta Mori, la consigliera di parità della Provincia di Modena Valeria Moscardino, raccogliendo le sollecitazioni e gli spunti di tre delegate sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
L’incontro sarà condotto da Francesca Arena (Coordinatrice Donne Uil Modena e Reggio Emilia) e vedrà la partecipazione di Rosamaria Papaleo (Segretaria generale Cisl Emilia Centrale) e Aurora Ferrari (componente della Segreteria Cgil di Modena).

COSA DICONO I NUMERI
Il rapporto tra donne e lavoro è, del resto, un argomento ben fotografato dai numeri: il World Economic Forum, nel rapporto sulla parità di genere 2023, ha messo nero su bianco che, al ritmo attuale di progresso, per raggiungere la piena parità bisognerà attendere l’anno 2154.
In questa classifica globale, che comprende 146 paesi, l’Italia si posiziona solo 79esima.
Secondo l’organizzazione internazionale del Lavoro, le donne sono intrappolate in lavori poco qualificati e retribuite in maniera inferiore rispetto agli uomini (a parità di orario e mansione, le donne europee guadagnano circa il 16% in meno degli uomini, dato che si aggrava nel nostro Paese). Il Fondo monetario internazionale ha stimato che il gender pay gap ci costa l’11% del PIL ogni anno.
Numeri che possono sembrare lontani dalla realtà del nostro territorio ma che, in realtà, si integrano alla perfezione con una situazione nella quale il 70% delle donne emiliano-romagnole che scelgono un part-time volontario sono, di fatto, costrette ad intraprendere questa decisione per poter assistere la famiglia, primariamente figli e anziani. Tutto questo per la mancanza di una rete di servizi non solo adeguati ma calibrati per supportare le donne, le famiglie e la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.

Tg Trc Modena, 6.3.2024
Tg Tv Qui Modena, 6.3.24
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