05 Giu 2024 aggressione, bus, filt, seta,
“Prima di tutto, vorremmo esprimere la più forte solidarietà alla lavoratrice che sabato scorso è stata aggredita su un autobus Seta mentre svolgeva il suo lavoro di verifica dei biglietti. Solidarietà ma anche un richiamo forte per Seta, azienda pubblica che fa viaggiare sui suoi mezzi lavoratori che, come in questo caso, sono forniti da un’azienda esterna che applica loro il contratto molto meno tutelante del multiservizi. Ciliegina sulla torta, questa azienda è partecipata da Seta col 40% del capitale”.
Così Marco Bottura (Filt Cgil), Maurizio Denitto (Fit Cisl Modena) e Carmine Bovienzo (Uil Trasporti) commentano la violenza subita dalla verificatrice, che ha rimediato contusioni e un forte colpo alla testa.
FORZE DELL’ORDINE NEI PUNTI DI IMBARCO PIU’ CALDI
E’ l’ennesimo episodio drammatico che coinvolge il personale in servizio sulla flotta del trasporto pubblico locale e, ancora una volta, si gioca all’inseguimento. “Diciamoci la verità, quella vera e brutta, altrimenti parleremmo del nulla: c’è un enorme problema di sicurezza fuori e dentro ai mezzi del trasporto pubblico locale, con differenti livelli di responsabilità – evidenziano Filt, Fit Cisl e Uil Trasporti – Chi sceglie la violenza e l’inciviltà dovrebbe trovare, da parte delle forze dell’ordine e della polizia locale, una presenza forte e soprattutto costante a presidio delle zone più calde di Modena dalle quali molti violenti si imbarcano sui mezzi. Una su tutte l’autostazione delle corriere e lo scalo ferroviario”.
SIAMO A MODENA, NON IN UN FUMETTO MARVEL
I tre sindacati sono perentori: servono soldi e servono investimenti per dare sostanza alle parole, che altrimenti resteranno sempre e solo chiacchiere. Sabato scorso è stata picchiata una verificatrice e resta critica la condizione di lavoro degli autisti, dato che a bordo di non pochi mezzi, fatta eccezione per i bus più recenti, il posto di guida non è schermato da paratie. “Non si può chiedere a chi verifica un biglietto o agli autisti che lavorano con stipendi magri, straordinari moltiplicati e con la responsabilità della sicurezza delle persone trasportate, di diventare anche figure a metà tra i vigilantes, gli assistenti sociali e i supereroi. Siamo a Modena, non in un fumetto della Marvel”.
PERSONALE ESTERNO SUI MEZZI. SETA, CHE VERGOGNA
Bottura, Denitto e Bovienzo chiedono così a Seta “di porre fine all’impiego di personale esterno per la verifica dei titoli di viaggio. Una scelta che comporta la mancata applicazione a questi lavoratori del contratto collettivo autoferrotranvieri, ma del ben più economico contratto multiservizi. Il lavoro va pagato e si paga con contratti adeguati. Un tema su cui chiediamo a Seta di riflettere. A Seta e ai suoi soci pubblici: i Comuni di Piacenza, Reggio e Modena”.
Modena, 5/6/2024