07 Mag 2009
I disegni di legge sulla sicurezza e sulle intercettazioni potranno essere approvati attraverso il ricorso alla fiducia. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri di ieri al quale non ha partecipato il premier Silvio Berlusconi. “Per il governo nulla osta che le tre fiducie sul ddl sicurezza si votino giovedì, venerdì e sabato”, ha detto il ministro dell’interno Roberto Maroni al termine della riunione di maggioranza alla Camera annunciando che sono pronti i tre maxiemendamenti al testo modificati secondo le osservazioni tecniche fatte dagli uffici della Camera”. Tornano ronde e reato di clandestinità.
“C’é stato già un momento nella nostra storia in cui molti bambini sono stati cacciati dalle scuole per la loro religione. Non è moralmente giusto strumentalizzare la paura e tornare alle leggi razziali sessant’anni dopo. A volte bisogna dire le cose come vanno dette. Ci dicono che facciamo un’opposizione troppo dura? Ci sono momenti in cui anche un riformista deve essere duro”. Lo ha detto il leader del Partito democratico Dario Franceschini intervenendo a un convegno sul pacchetto sicurezza del governo.
“Al governo c’è la destra che sente di avere un ciclo davanti-ha ragionato più in generale Franceschini-, e la Lega è una declinazione della destra. La scelta che sta facendo la destra in Italia, come nel mondo, è quella di cavalcare la paura. Si usa la paura della diversità, del cambiamento per raccogliere consenso”. Insomma, quella che ha introdotto la norme sulle ronde (“uscite e poi rientrate nel provvedimento”) o sui presidi e i medici spia, o ancora che utilizza Lampedusa “per una scelta demagogica è la declinazione più brutta e più becera dei valori della destra” (rassegna.it, 6 maggio 2009).