03 Dic 2024 area nord modena, educatori, educatrici, fp, marcello mantovani,
Lo scorso 27 novembre, durante il consiglio dell’Unione dei Comuni Modenesi Area Nord il consigliere di Fratelli d’Italia, Marcello Mantovani, ha indegnamente contestato il lavoro e la retribuzione di centinaia di educatrici ed educatori delle scuole di primo e secondo grado che, in qualità di personale educativo assistenziale, si adopera per implementare le residue capacità degli alunni con disabilità, assistendoli nel loro percorso scolastico.
“Molte lavoratrici ci hanno contattato costernate e arrabbiate per le parole e per le accuse mosse pubblicamente dal consigliere” afferma Federica Di Napoli funzionaria Fp Cgil Modena.
Il consigliere Mantovani ha espresso preoccupazione sull’aumento delle certificazioni di disabilità – in particolare legate alle disabilità non fisiche – concatenando questo dato (per altro diffuso a livello provinciale) alla possibilità delle educatrici, contrattualizzate dall’ente gestore, di aumentarne le casistiche a livello numerico e/o di gravità su propria segnalazione, arrivando a affermare che sarebbe “grave, se non peggio, dare supporto di disabilità a un ragazzo che probabilmente o possibilmente non abbia una disabilità” e che “bollare uno studente di disabilità talvolta potrebbe essere dannoso qualora questo eventualmente, se avesse frequentato un altro percorso scolastico, in un altro territorio, in un’altra situazione, magari, non avrebbe avuto lo stesso destino”.
“E’ grave che un consigliere (dimostrando una completa ignoranza delle normative di cui si arroga il diritto il diritto di parlare) offenda non solo direttamente lavoratrici e lavoratori che con la loro professionalità si preoccupano, quotidianamente, di come raggiungere la massima inclusione scolastica degli alunni con disabilità, ma anche i professionisti sanitari che si occupano dell’accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva e tutte le figure componenti il GLO – Gruppo di Lavoro Operativo per l’inclusione – dai quali viene la proposta per la copertura oraria di sostegno educativo per ogni alunno che ne abbia diritto” continua Federica Di Napoli.
Il consigliere Mantovani poi continua a dimostrare i suoi dubbi in merito al costo nel bilancio dell’Unione per le ore di sostegno educativo per l’anno scolastico 2024-2025 ritenendo impossibile che possa essere dovuto ad aumenti contrattuali e che se così fosse sarebbe opportuno rivedere il bando ed “eventualmente affidarlo a un fornitore differente”.
“Evidenziamo e rendiamo edotto il consigliere che il contratto di riferimento delle lavoratrici e dei lavoratori impiegati dal gestore dell’appalto ha effettivamente avuto un rinnovo a due cifre, e comunque sotto l’inflazione stimata per gli anni 2023-24 e nonostante il buon risultato il rinnovo non riesce a recuperare il potere d’acquisto dei salari – afferma Fernando Siena coordinatore Area Nord Modena – Ricordiamo che l’affidamento di tali servizi avviene in base a procedure normate per legge e che la recente normativa del codice degli appalti, proprio per evitare affidamenti al ribasso e dumping contrattuale, recepisce forme di tutela di carattere economico sui Ccnl da applicare. Infine – prosegue Siena – sottolineiamo come i continui tagli alla spesa e ai trasferimenti pubblici da parte del Governo incrementino le difficoltà delle Amministrazioni locali ad allocare le giuste risorse per rispondere ai bisogni di formazione, istruzione e inclusione dei nostri ragazzi con o senza disabilità”.
La Cgil e il sindacato di categoria Fp Cgil esprimono solidarietà alle lavoratrici del territorio e nei prossimi giorni convocheranno un’assemblea aperta alla cittadinanza per rivendicare l’importante ruolo del personale educativo assistenziale e il necessario riconoscimento delle condizioni economiche e lavorative.
Mirandola, 3.12.24