EMILIA ROMAGNA, DATI PREOCCUPANTI DELLA BANCA D’ITALIA SULLE OPERAZIONI SOSPETTE DI RICICLAGGIO SPORCO

05 Mar 2019 banca d'Italia, legalità, money transfer, riciclaggio, Uif,

In attesa del Report completo 2018 sull’analisi delle operazioni sospette di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo, la UIF – Unità speciale della Banca d’Italia che raccoglie le segnalazioni dagli operatori nei territori – anticipa una sintesi con tabelle e dati molto preoccupanti e che ci riguardano.
Nella newsletter di presentazione, e subito a pagina 1, la Uif segnala infatti che “…sono aumentate le segnalazioni riferite a operazioni sospette effettuate in Campania, in Emilia Romagna, in Toscana…”.
L’anno che abbiamo alle spalle ha registrato, a livello nazionale, un incremento del 4,5% delle operazioni finanziarie sospette di riciclaggio ed il superamento, per la prima volta, del numero 1.000 per le segnalazioni riconducibili al finanziamento del terrorismo internazionale.
Dall’Emilia Romagna, purtroppo, l’incremento annuo invece quasi raddoppia, raggiungendo il più 8,7% (in allegato).

Dalla nostra regione sono giunte alla direzione centrale Uif ben 6.887 segnalazioni: come dire, quasi 19 ogni santo giorno, domenica compresa.
Tre province superano le 1.000 ! Bologna con 1.597, Parma con 1007 e Modena con 1.001.

Attenzione però. Sono numeri che in realtà si moltiplicano perchè ogni segnalazione che parte dai soggetti segnalanti – banche, poste, operatori finanziari, imprese assicurative, professionisti notai, commercialisti e pochissimi avvocati – contiene mediamente circa 5 casi di operazioni di sospetto riciclo malavitoso, così come documentato dalla relazione 2018 della DIA a pag. 375.

Tradotto in emiliano-romagnolo, significa che le 6.887 segnalazioni da qui partite nel 2018, contengono oltre 33.000 casi di operazioni sospette !
E la “cornice” è sinteticamente descritta a pag. 269 ancora nel report della Dia: “…In Emilia Romagna l’elevata propensione imprenditoriale del tessuto economico regionale è uno dei fattori che catalizza gli interessi della criminalità organizzata, anche ai fini del riciclaggio e del reinvestimento…e coi reati sul lavoro”.
Reati sul lavoro…non sono e non possono essere solo un fronte di lotta e contrasto del sindacato.

Tornando infine alla news Uif, altra ciliegia amara per questi territori, è rappresentata nella mappa per regioni e province (in allegato) sulla ” intensità del money transfer“, con le già oltre 34 mila agenzie che se ne occupano a livello nazionale e “…con crescenti ed elevati rischi di evasione fiscale e riciclaggio internazionale.
La cartina a pag. 20 mostra questa intensa attività nelle nostre province ben rosse in regione !

E’ perciò urgente e necessario – come da tempo insiste la Cgil – una stringente attività di analisi e prevenzione in ognuno di questi territori, coordinando strettamente il lavoro delle istituzioni, delle associazioni di imprese e professioni e del sindacato.

 

Franco Zavatti, Cgil Modena-Coordinamento regionale Legalità Cgil ER

 

 

Modena, 5/3/2019

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