FILLEA CGIL IN FESTA IL 24 MAGGIO AL PARCO DI VILLA OMBROSA A MODENA

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Arte, cultura, musica, dibattiti e beer fest. Nella location di Villa Ombrosa a Modena (strada Vaciglio Nord, 6) si svolge sabato 24 maggio la festa dei lavoratori delle costruzioni Fillea Cgil Modena.
In vista dei referendum dell’8-9 giugno su lavoro e cittadinanza, il sindacato edili invita a riflettere tra arte, musica e parole, sull’importanza di votare SI’ ai 5 referendum per un lavoro stabile, sicuro e ben retribuito. Con i referendum si costruisce da subito un paese migliore e più giusto, dove il lavoro stabile sicuro e dignitoso è sinonimo di libertà e cittadinanza.
La festa si apre alle ore 17 con l’inaugurazione della mostra artistica “Se questo è un lavoro…Sicurezza sul lavoro: l’arte smuove le coscienze”, con opere d’arte, sculture e dipinti, realizzate dagli studenti del liceo artistico Venturi sugli infortuni in edilizia. Un progetto iniziato 6 fa mesi dalla Fillea Cgil insieme all’Ispettorato del lavoro di Modena che hanno incontrato gli studenti delle classi 4G, 5G e 5F coadiuvati dagli insegnanti Sebastiano Bellobuono, Diego Cataldo e Elena Viappiani.
Attraverso l’arte si vuole lanciare un grido alla società, al mondo del lavoro e alle istituzioni sulla piaga degli infortuni gravi e mortali che continuano a crescere anche in provincia di Modena come registrato da Cassa Edile e Inail. La mostra è visibile a Villa Ombrosa sabato 24 maggio (ore 17-24) e domenica 25 maggio (ore 10-12.30 e 15.30-19).
Le opere d’arte degli studenti sono di grande impatto emotivo, sono opere crude, che si propongono al visitatore come un vero pugno alla stomaco. Nel quadro “La mancanza” c’è il ritratto di famiglia dove il padre (morto sul lavoro) è raffigurato solo come sagoma accanto a moglie e figlio. Oppure c’è il caschetto frantumato, un polmone rovinato dalla polvere d’amianto, una tuta da lavoro insanguinata…
Dopo l’inaugurazione della mostra, saranno consegnate borse di studio in memoria di Salvatore Rabbito e di tutti i caduti sul lavoro. Partecipano il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, Jonathan Sisco vice preside liceo Venturi, Rosanna Russo moglie di Salvatore Rabbito morto sul lavoro in un cantiere edile, Elvira Allegretta responsabile processo vigilanza Ispettorato territoriale del Lavoro e Daniele Dieci segretario Cgil Modena. Previsti interventi degli studenti delle classi che hanno partecipato al progetto, che descriveranno le loro opere e il significato della mostra.

Alle ore 18.30 si prosegue con la tavola rotonda dal titolo “Contrattazione, sicurezza, migrazione: per un lavoro stabile, sicuro e ben retribuito”. Fotografia introduttiva del settore modenese delle costruzioni da parte di Rodolfo Ferraro segretario Fillea Cgil Modena. Partecipano: Maria Cecilia Guerra deputata Pd e responsabile Lavoro segreteria nazionale, Antonio Di Franco segretario nazionale Fillea Cgil, Vadim Mocanu, lavoratore edile Rls e delegato Fillea Cgil Modena, Davide Torrini presidenza Cassa Edili, Giuseppe Ledda segretario Fillea Cgil ER e Thomas Casadei docente di Filosofia del Diritto Dipartimento Giurisprudenza Unimore. Modera il direttore di Trc Ettore Tazzioli.
Al termine del dibattito, alle ore 21.30 talk acustico, serata tra musica e parole con Cisco e Paola Ducci (La Nuova Gazzetta di Modena). Una serata tra musica e parole, racconti e canzoni, non il classico concerto, storie narrate su lavoro e cittadinanza che sono alla base dei quesiti referendari.
A chiusura della festa Passerotto & Rambler Dj Set .
All’interno della festa, aree Food e beer fest.

“Siamo al secondo anno della festa della Fillea Cgil di Modena – afferma il segretario Rodolfo Ferraro – parliamo di un settore dove la battaglia per i diritti sul lavoro e i diritti di cittadinanza dei referendum dell’8-9 giugno è molto sentita. Il settore edile nella nostra provincia conta 20.000 addetti, 2.000 aziende e rappresenta il 20% del Pil, prodotto dal 60% di lavoratori extracomunitari (Maghreb, Est Europa e Centro Asia), spesso sottoinquadrati, mal pagati, senza adeguata formazione, esclusi dai diritti di cittadinanza. Un settore che vive la piaga degli infortuni (aumento del 33% delle ore di infortunio-dati Casse Edili) da sconfiggere con il corretto inquadramento che significa anche adeguata informazione, come previsto dai contratti collettivi”.
“I temi dei 5 referendum dell’8-9 giugno ci sono tutti – chiude Ferraro – Votare 5 SI’ significa ribellarsi ad una situazione di profonda ingiustizia. Significa votare per un lavoro più giusto, stabile e meglio retribuito. Significa fare una battaglia di giustizia sociale”.

Modena, 20.5.25

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