03 Ott 2024 cantieri edili, edilizia, fillea, infortunio lavoro, infortunio mortale, salute sicurezza,
Il paranco, come ricordato nel documento “Movimentazione merci pericolose. Carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali. Manuale sulla sicurezza destinato agli addetti al carico, scarico, facchinaggio di merci e materiali pericolosi” (Inail, 2012), “è il più semplice degli apparecchi e permette solo il sollevamento; non è quindi possibile eseguire movimenti di rotazione o traslazione del carico”.
Si indica poi che l’azionamento “può essere manuale o motorizzato (in questo caso, l’attrezzatura che esegue il sollevamento è un argano) con sistemi a fune o a catena”. E le funi sono usualmente del tipo a trefoli che, “rispetto alle catene, permettono un avvolgimento più agevole e silenzioso anche a velocità elevate. Offrono inoltre maggiori garanzie di sicurezza: poiché i fili elementari si usurano con una certa gradualità, è facilmente possibile tenerne sotto controllo lo stato e prevederne la sostituzione per tempo”. Infine, il sistema di comando del paranco motorizzato “è costituito da una pulsantiera, collegata a un cavo vincolato al paranco”.
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