05 Mag 2009
Tra i migranti vi sono sempre più persone omosessuali e transessuali che incontrano sul loro percorso ostacoli specifici che si aggiungono a quelli normalmente sperimentati dagli stranieri. Corrono più rischi di emarginazione e discriminazione, ma i servizi loro rivolti non considerano la dimensione dell’orientamento sessuale.Se ne è parlato il 29 aprile a Roma a Palazzo Montecitorio durante la presentazione dei risultati del progetto dell’Arci Gay “IO: Immigrazione e Omosessualità” realizzato con il contributo del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e coordinato per l’associazione lgbt da Giorgio Dell’Amico
Tra gli strumenti approntati nell’ambito del progetto vi sono due manuali per addetti del settore:Tracce per volontarie e volontari di associazioni LGBT e Diritti e salute, scaricabili dal sito dell’Arci Gay.
Per saperne di più:
http://migrantilgbt.arcigay.it/