INFORTUNIO MORTALE ALLA BOMBONETTE: ORA BASTA. LA CGIL MODENA SI MOBILITA

03 Ago 2021 bombonette, camposanto, infortunio mortale, Laila El Harim, salute sicurezza, slc,

La Cgil Modena, unitamente alle categorie sindacali della Slc/Cgil Modena ed Emilia-Romagna, esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia della lavoratrice vittima, questa mattina, di un infortunio mortale presso l’azienda Bombonette di Camposanto che opera nel campo della cartotecnica, occupandosi nello specifico di packaging per pasticceria.

Il sindacato, rimarcando piena fiducia verso gli organismi competenti, cui spetta accertare la correttezza delle misure di prevenzione, la dinamica e le cause dell’infortunio mortale, chiede a gran voce che venga fatta piena luce sulla vicenda e sulle eventuali responsabilità.
Non è accettabile che si possa perdere la vita per lavorare, non è pensabile che tutto questo accada, ancora oggi, quando gli infortuni sul lavoro possono e devono essere evitati.
Da troppi anni, ormai, come organizzazioni sindacali denunciamo il mancato investimento in sicurezza, voce che viene vissuta più come costo che come valorizzazione del lavoro e della sua dignità, in formazione, in attività ispettive, in misure di vera prevenzione.

“E’ finito il tempo per le parole – commenta Manuela Gozzi, segretaria generale della Cgil Modena – ora abbiamo bisogno di azioni concrete, di messa in campo di risorse da parte delle istituzioni e delle autorità competenti, e di interventi tutti finalizzati per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Non è più sopportabile dover commentare fatti di questa tragicità ed assistere al contempo allo smantellamento delle tutele nel mondo del lavoro e alla derubricazione dall’agenda politica della sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Anche la Slc regionale esprime profondo cordoglio – aggiunge Giuseppe Ledda, coordinatore regionale Slc Emilia-Romagna – e ribadisce, con il massimo della forza possibile, che è ora di dire basta. Basta ai morti sul lavoro, basta a barattare la salute e la vita dei lavoratori e delle lavoratrici con logiche di profitto”.

Per queste ragioni, per opporsi a questo triste bollettino di guerra, la Cgil Modena sostiene e promuove, a partire da domani, le iniziative di fermate dal lavoro che saranno proclamate dai rappresentanti sindacali nelle aziende dell’intero territorio provinciale.
“Questa iniziativa – conclude Manuela Gozzi – vuole raccogliere la solidarietà dei lavoratori e delle lavoratrici del territorio e vuole lanciare una sfida: il lavoro, il suo valore, la sua dignità e la dignità di chi lavora devono tornare al centro della società. Non è più tempo di grandi intenzioni proclamate un minuto dopo la tragedia, è tempo di grandi scelte ed investimenti prima del prossimo incidente.”

Modena, 3/8/2021

 

Sprovvisto di blocco di sicurezza automatico il macchinario che ha schiacciato la lavoratrice di Bombonette
Servizio del Tg Tv Qui Modena, edizione del 4/8/2021

 

Infortunio mortale alla Bombonette. Ora basta! Scelte ed investimenti prima del prossimo incidente
Servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 19.30 del 3/8/2021

 

Dati Inail sugli infortuni sul lavoro (primi 5 mesi del 2021)
Estratto servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 19.30 del 3/8/2021

 

I titoli sulla stampa del 4 agosto 2021

Infortunio mortale alla Bombonette: ora basta. La Cgil Modena si mobilita

 

image_print

Articoli correlati

14 Nov 2025 aggiornamento rls

DL 159/2025: LE NOVITÀ SU FORMAZIONE E PROMOZIONE DELLA SICUREZZA

In attesa degli sviluppi relativi al processo di conversione in legge, proseguiamo con la presentazione del nuovo decreto-legge 31 ottobre […]

14 Nov 2025 cantieri edili

GRANDI OPERE IN SICUREZZA: AUTONOMIA, COORDINAMENTO E RUOLO DEGLI RLS

Attraverso le “Linee di indirizzo per la sicurezza del lavoro nei cantieri delle grandi opere pubbliche e private di interesse […]

14 Nov 2025 digitalizzazione

RIPENSARE LA SICUREZZA E LA SALUTE NELL’ERA DEL LAVORO DA QUALSIASI LUOGO

Nel 2022, il 18% dei lavoratori in Europa ha lavorato principalmente da casa, mentre un ulteriore 17% ha lavorato da […]