08 Ott 2018 cgil modena, cooperazione internazionale, kurdistan, Nord Iraq, verso il Kurdistan-onlus,
È in partenza in questi giorni una delegazione verso Erbil, capitale della regione autonoma kurda del Nord Iraq, compresa nel triangolo ai confini con Iran, Turchia e Siria, duramente contesa -ma altresì ben difesa dai kurdi – nel corso degli aspri scontri con l’Isis.
Si tratta di una delegazione organizzata dall’Associazione “verso il Kurdistan-onlus”, con la quale la Cgil di Modena da tempo collabora con numerose “adozioni a distanza” per assicurare la scuola a bambine e bambini di famiglie colpite dalla violenza repressiva dell’Isis e del regime turco.
Una visita – cui partecipa anche Franco Zavatti della Cgil modenese – che ha l’obiettivo di portare solidarietà e cooperazione concreta a quel popolo, incontrando rappresentanze istituzionali del territorio kurdo, organizzazioni sociali e del volontariato.
Si ritornerà nei tanti ed affollati campi profughi di Kirkuk e Dohuk, di quelli situati lungo l’incerto confine siriano “e, soprattutto, – afferma Zavatti – ritorneremo al campo di Makhmura, con profughi scacciati dalla Turchia, dove siamo impegnati, da prima della guerra con Isis, nella realizzazione di un piccolo ospedale per fare fronte alle tante emergenze e bisogni. La costruzione dell’ospedaletto era già stata avviata nel 2014 con le risorse portate dalla nostra Associazione/onlus, poi sospesa a causa dell’invasione Isis” (nella foto in alto l’ospedale in costruzione).
Makhmura è poi stata riconquistata dai partigiani kurdi, ma la relativa vicinanza del “confine” col califfato nero, aveva imposto la temporanea sospensione dei lavori a causa dei lanci di razzi Isis.
La delegazione verificherà, in attesa dell’ulteriore consolidamento del controllo kurdo sui loro territori, la possibile ripresa dei lavori e le condizioni del “magazzino” con l’ingente carico di attrezzature sanitarie – preziose per il futuro ospedaletto – arrivate dal modenese: recuperate a seguito dei lavori di rifacimento/ristrutturazione post-terremoto dei nostri ospedali di Carpi e Mirandola.
Invitiamo chi volesse contribuire a questo concreto progetto di cooperazione e solidarietà internazionale, a versare sul c/c :
– IBAN IT61U0335901600100000111185
– intestato a “verso il Kurdistan onlus”
Modena, 28 settembre 2018
- Viaggio nei campi profughi in Kurdistan. Il reportage del sindacalista Franco Zavatti, Agenzia giornalistica Il Redattore Sociale 10.10.18
Reportage fotografico di Franco Zavatti della missione nel Kurdistan iracheno, settembre-ottobre 2018
La bella cittadella di Erbil, 8.10.18
Il 7 ottobre la missione prosegue sui monti di Qandil, zone di residenza dei gruppi partigiani kurdi, dove aerei turchi bombardano in media ogni settimana…
La comandante delle truppe femminili kurde (nella regione kurda dell’Iraq) che poi diventano le formazioni guerrigliere quando passano i loro periodi in Siria a difendere il Rojava kurdo dagli attacchi turchi, ancora Isis e battaglioni mercenari inviati dai turchi, 5.10.18
Nel campo di Arbat il totale blocco/chiusura della già piccola struttura sanitaria, questa è la conseguenza di cosa vuol dire “tagliare i fondi Unhcr /Onu” e governi EU di fatto assenti, 5.10.18
Incontro al centro stampa femminile “Jin TV ” TV delle donne kurde (dintorni di Suleymanhia). L’idea di fondo è :nelle grandi lotte la storia la scrivono i vincitori e uomini, noi proviamo a completare la storia col ruolo delle donne, 5.10.18
In questo campo ad Arbat ci sono 2.700 famiglie. Il centro sanitario è di fatto chiuso, non c’è personale da quando Unhcr ha finito i fondi !!! Forse avranno un medico in un prossimo futuro per 1 ora al giorno. Dopo un breve lasso di tempo nel campo, la delegazione è respinta. Arriva una pattuglia armata li porta fuori, 5.10.2018
Campi profughi di Arbat nella zona di Suleymanhia a gestione Unhcr e Unicef. La deegazione non riesce ad entrare, 5.10.2018
Suleymanhia, Ex carcere duro col regime di Saddam. Qui migliaia di torturati e uccisi : ogni pezzo di specchietto porta un nome. La città è fortemente presidiata, 4.10.2018
Verso Suleymanhia, campo profughi siriani, 3.10.18
Consegnato al presidente della comunità di Makhmura il contributo dell’associazione Verso il Kurdistan di 5.700 euro per sostenere le loro emergenze sanitarie, 3.10.18
Nel pomeriggio, la delegazione occidentale ha visitato anche il ricovero dei ragazzi gravemente feriti in combattimento provenienti dal Rojava/Siria. Ragazzi senza piede, senza una gamba e altre grosse mutilazioni (per rispetto non sono postate immagini), 2.10.2018
Alla Casa della Cultura due anziani partigiani combattenti ci cantano della loro lotta, 2.10.18
La coop donne apre anche un centro allievi di pittura, 2.10.18
Vestiti bellissimi fatti dalla coop donne, 2.10.18
Cooperativa delle donne. Coordina 5 asili per 250 piccoli. Producono anche prodotti artigianali, 2.10.18
scuola elementare e media nel campo di Mahmura, 2.10.18
nel campo c’è anche un centro di assistenza per handicap per 21 ragazzi. Il maestro che ci riceve dice che lo fanno per “avvicinarli alla vita degli altri amici “. È aperto da due mesi, 2.10.18
Presidio kurdo sui monti intorno al campo, Zavatti insieme a loro, 2.10.2018
Presidio kurdi sulle montagne che controllano la sicurezza di Mahmura, 1.10.2018
Mahmura, in attesa di poter finire il nuovo ospedale interrotto dall’invasione dell’Isis (serviranno parecchie risorse) hanno aperto un piccolo poliambulatorio con volontari medici e infermieri kurdi, utilizzando buona parte della attrezzature sanitarie spedite da Modena post sisma. In tre mesi dalla apertura fatti 3.750 accessi, 1.10.2018
Piccoli orti nel campo di Mahmura, dove si coltivano ogni ortaggio possibile col tanto caldo. Adesso siamo a 38°C , fino al mese scorso vicini ai 50°C, 1.10.2018
Uscita delle scuole d’infanzia e medie al campo di Mahmura, 1.10.18
Incontro con tutta la “giunta ” del Municipio di Mahmura, 1.10.18
Campo profughi Mahmura. Consegnati i fondi italiani al delegato kurdo che viene da Diyarbakir/Kurdistan Turchia per i progetti di adozioni a distanza (34 borse studio e 120 adozioni). Intorno al campo c’è il niente, quasi deserto, e qui sono circa in 15 mila. Molto preoccupati per il peggioramento delle condizioni di vita, 30.9.18
I caduti kurdi, uccisi dai turchi e fino alla recente occupazione Isis e riconquistata dopo un mese di lotta, 30.9.18
Arrivo a Erbil (Nord Iraq), e subito al campo di Mahmura, la missisone accolta dai responsabili della municipalità del campo che offre loro il pranzo, 30.9.18
Tappa al Cairo, 29.9.18