21 Ott 2024 comportamento abnorme, comportamento avventato, comportamento eccentrico, comportamento esorbitante, comportamento imprevedibile, comportamento imprudente, fattore rischio, infortunio lavoro, infortunio mortale, obblighi datore lavoro, responsabilità datore lavoro, rischio disattenzione, rischio distrazione, salute sicurezza,
Viene richiamato e ribadito in questa sentenza della Corte di Cassazione il principio di diritto secondo il quale anche l’errore del lavoratore è un fattore di rischio che rientra tra quelli di cui il datore deve farsi carico, poiché il rispetto della normativa antinfortunistica mira a salvaguardare l’incolumità dei lavoratori anche dai rischi derivanti da sue disattenzioni, imprudenze e gesti simili. In applicazione di tale principio la Corte suprema ha infatti considerato inammissibile il ricorso presentato da un datore di lavoro e da un dirigente di una azienda che erano stati condannati perché ritenuti responsabili dell’infortunio subito da un lavoratore il quale, durante alcuni lavori in una galleria era stato colpito alla testa mortalmente da un sasso caduto dalla volta della stessa galleria a riforma della sentenza del Tribunale secondo il quale l’accaduto si era verificato per un errore fatto dal manovratore di un macchinario con il quale si stava agganciando la base di una centina; si era verificato un urto del macchinario stesso con la volta della galleria con la conseguente caduta del masso per cui era quindi venuto meno sostanzialmente il nesso causale tra l’infortunio e i profili di colpa ipotizzati in capo agli imputati.
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