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Modena, 25 marzo 2015
Ecco puntuale la discussione sulle aperture festive a seguito delle liberalizzazioni degli orari del commercio. Dopo lo stop all’apertura del 1° novembre scorso a Modena quando il Sindaco Muzzarelli chiese agli operatori commerciali il rispetto degli accordi di autoregolamentazione del 2012, lo stesso Sindaco annunciò l’apertura di un tavolo di confronto utile a ricercare un punto di equilibrio sociale tra i diversi bisogni ed esigenze in campo, siano essi degli operatori, dei consumatori, delle lavoratrici e dei lavoratori, della comunità più largamente intesa.
Dopo aver appreso dalla stampa che nei giorni scorsi Sindaco e Assessore alle attività economiche hanno incontrato i big della Grande Distribuzione e le Associazioni di categoria per abbozzare una intesa su un calendario di chiusure garantite, ci viene spontaneo chiedere al Sindaco Muzzarelli quando pensa di convocare le Organizzazioni Sindacali delle lavoratrici e dei lavoratori del Commercio.
Crediamo sia ora di dare la parola anche ai lavoratori che potranno rifiutarsi di lavorare durante le festività, considerato che nel contratto nazionale del commercio il lavoro festivo è volontario.
Il Sindaco Muzzarelli dovrà conoscere i tanti casi di lavoro, sopratutto femminile, non più tutelato a causa della continua imposizione dei datori di lavoro sulle turnazioni 7 giorni su 7, festivi e domenicali compresi, dei contratti a otto ore la settimana a copertura solo del sabato e della domenica, e non solo a studenti, ma anche a lavoratori con famiglie monoreddito.
Dovrà sapere delle irregolarità che si compiono, delle ore di straordinario mai pagate, della sicurezza sui luoghi di lavoro e della dignità del lavoro calpestate.
Crediamo che il tavolo possa individuare soluzioni condivise sulla programmazione delle chiusure festive Se discute ed affronta anche le conseguenze disastrose delle liberalizzazioni sulla vita delle persone e delle famiglie e, infine, ma non per importanza, monitora il lavoro e l’occupazione nel commercio anche da un punto di vista della qualità e legalità dello stesso.
Il disegno di legge approvato dalla Camera dei Deputati il 25 settembre scorso sulla disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali introduce la possibilità di deroga alle chiusure festive, domenicali e di riposo settimanale ai singoli esercenti e la previsione della predisposizione di accordi territoriali non vincolanti da parte dei comuni.
Quindi ciò che diventa prioritario è la condivisione a monte degli orientamenti, dei valori e dei comportamenti conseguenti dei soggetti coinvolti.
Nel riconoscimento delle diverse specificità e nella convinzione che la discussione parlamentare per la modifica del Decreto Salva Italia sul punto Aperture festive non corrisponda alle esigenze dei diversi soggetti del nostro territorio, chiediamo che il confronto, in primo luogo, recuperi alla discussione tutti i soggetti interessati alle aperture festive domenicali e festive tra cui i sindacati.
Crediamo possano esserci soluzioni equilibrate per un commercio che faccia convivere servizi, sviluppo, crescita e corretta concorrenza in una dimensione meno frenetica, più umana, più rispettosa delle esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori.
Sostenere questi obiettivi, per noi, significa anche rispettare e valorizzare il significato e il valore sociale delle festività.
Filcams CGIL Modena Fisascat CISL Modena Uiltucs UIL Modena
Fiorella Prodi Alessandro Martignetti Lorenzo Tollari