LOTTA AL TERRORISMO MA NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI SOLIDARIETÀ

28 Gen 2015

 

di Vincenzo Intermite

 

Se, come sembra di capire, molti governi stanno assumendo la gravissima decisione di sospendere la loro adesione a quel monumento di civiltà che è il trattato di Schengen; se è vero che, col pretesto della difesa dagli attacchi del terrorismo sedicente islamico si vuole cancellare dalla storia un passo fondamentale verso la costruzione di un’Europa all’insegna dell’unità e della solidarietà fra i popoli, se, come sembra stia accadendo, i fatti di Parigi inducono ad una sorta di identificazione campata in aria, ma molto comoda per diversi governi, fra terrorismo e immigrazione, diversità e pericolo; se l’emergere di gruppi terroristici in diversi Paesi Europei, diventa un’arma formidabile di pressione ai governi nelle mani dei gruppi volkisch, ultraidentitari, leghisti, neo-nazi-fascisti, iper-auto-referenziali, ultra-solipsisti, iper-narcisisti-auto-masturbatori compulsivi o come diavolo vogliamo chiamarli, perché questi chiudano le frontiere agli immigrati considerati unicamente come pericoli pubblici; allora ha vinto il terrorismo, hanno vinto gli stronzi che rapiscono, stuprano, schiavizzano, sgozzano, ammazzano, compiono massacri, col pretesto della religione.

Non sconfiggeremo il terrorismo, alzando muri, rinunciando ai principi di libertà, uguaglianza e solidarietà che sono i cardini del nostro vivere collettivo; non sconfiggeremo il terrorismo cancellando la nostra storia che, pur a prezzo di lutti e sangue, ci ha condotto a quei valori; non sconfiggeremo il terrorismo dei fondamentalisti accogliendo la loro intolleranza, il loro ripudio dell’umana dignità, la loro rinuncia alla loro stessa umanità, facendo così nostre le loro aberrazioni: a tutto ciò noi dobbiamo opporre il riconoscimento del diritto di ogni uomo a determinare liberamente la propria vita qualunque sia la sua provenienza, anche cercando di conseguire la propria felicità e il proprio benessere in un luogo diverso da quello originario in cui lavorare onestamente e pacificamente e convivere fraternamente con i suoi nuovi connazionali. È questo lo spirito della Dichiarazione universale dei diritti umani approvata da 48 Paesi nell’assemblea generale delle Nazioni Unite del dicembre 1948: art. 1. Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza; art. 2. A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita, o di altra condizione […]. O, nella lotta al terrorismo ci atteniamo a questi principi, o quello che ci sembrerà una vittoria non sarà che un calarsi le braghe.

image_print

Articoli correlati

30 Lug 2025 ammortizzatori sociali

LAVORO – 1° SEMESTRE 2025: CONTINUA LA CORSA DELLA CASSA INTEGRAZIONE IN EMILIA-ROMAGNA (+20,5% RISPETTO AL 2024, +102% RISPETTO AL 2023)

Nei primi 6 mesi del 2025 quasi 34 mln di ore di Cassa Integrazione in regione. Calo della produzione industriale, […]

29 Lug 2025 elezioni rsu

ELEZIONI RSU-RLS SISTEM COSTRUZIONI SOLIGNANO CASTELVETRO, FILLEA CGIL SI AFFERMA UNICO SINDACATO NELL’AZIENDA DEL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA

Grande soddisfazione del sindacato Fillea Cgil Modena per il rinnovo delle RSU (Rappresentanze sindacali unitarie) e degli RLS (Rappresentanti dei […]

29 Lug 2025 bologna

STRAGE 2 AGOSTO 1980 A BOLOGNA, LA CGIL INVITA A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE

Sabato prossimo ricorre il 45° anniversario della strage fascista alla stazione di Bologna del due Agosto 1980. L’anniversario cade a […]