30 Mar 2015
Dalla discussione dei Ministri degli Esteri dell’Unione europea del 16 marzo sulle tematiche migratorie emerge “un contesto nuovo” tra i 28 – ha detto il Ministro Paolo Gentiloni a conclusione dei lavori del Consiglio . “Non c’è la percezione che il problema riguardi solo i paesi del sud europeo. I flussi migratori che arrivano dalla Libia, non si fermano in Italia ma arrivano in Europa” ha osservato Gentiloni, aggiungendo che “la dimensione del problema va dalla Sicilia alla Svezia, non riguarda solo alcuni membri dell’Unione”, per questo – conclude – la Ue deve avere una strategia dell’immigrazione.
A conclusione della riunione del 19 e 20 marzo, Il Consiglio europeo deplora che i migranti continuino a perdere la vita in mare, “bilancio pesantemente aggravato dalle organizzazioni responsabili del traffico di migranti e della tratta di esseri umani. Occorre ora intensificare l’attuazione delle misure concordate dal Consiglio nell’ottobre 2014 e finalizzate a una migliore gestione dei flussi migratori, anche rafforzando Triton, l’operazione di Frontex nel Mediterraneo centrale”. È necessaria”, afferma ancora, “una maggiore concertazione degli sforzi per potenziare il sostegno dell’UE ai paesi di origine e di transito. L’esigenza di gestire adeguatamente la migrazione riguarda l’UE nel suo complesso. Pertanto il Consiglio europeo accoglie con favore l’iniziativa della Commissione di presentare a maggio un’agenda europea sulla migrazione centrata sugli obiettivi di una politica d’asilo efficace, una migrazione regolare ben gestita, la lotta contro e la prevenzione della migrazione irregolare e frontiere esterne sicure.