07 Mag 2009
Organizzato dal Centro di servizio per il volontariato di Modena, dall’8 al 10 maggio per la terza volta torna in Piazza Grande Ethicae, con l’invariato obiettivo di favorire la comunicazione tra mondo del volontariato locale e cittadinanza.
In occasione del ventennale dell’abbattimento del muro di Berlino, quest’anno spettacoli, incontri, mostre, dibattiti e laboratori ruoteranno attorno alla metafora dei muri.
Scrivono gli organizzatori: “Il muro è separazione, ostacolo, chiusura, può essere discreto o spettacolare, concreto o virtuale; è, al contempo, simbolo del confine tra giusto e ingiusto così come può essere metafora della mancanza di comunicazione e contemporaneamente superficie comunicativa”.
“Dalla caduta del muro di Berlino i muri e le barriere si sono moltiplicate: sono di carta, di sabbia, sono i corpi delle persone, sono le parole”.
“Purtroppo oggi i muri cadono solo quando sono costruiti con il cemento dell’arroganza e del’avidità”.
“I muri delle città sono i sedimenti delle tracce del passato, sono portatori di metissage identitari, suggeriscono un modello societario fatto di identità fluide basate sul contatto e sulle relazioni, un futuro fatto di flussi, di scambi in cui tutto cambia, senza perdersi e snaturarsi”.
“Ed è proprio il movimento dell’umanità la dimostrazione di quanto poco tengano i muri e le frontiere. Di come le relazioni e i contatti siano il vero aspetto dinamico delle identità, spesso vissute come muri insormontabili o come nicchia rassicurane ma asfittica e regressiva”.
Il ricchissimo programma, che incrocia spesso i temi delle culture, delle identità, delle differenze, delle migrazioni, è sul sito: