20 Dic 2017 antifascismo, manifestazione, neofascismo,
Il Comitato Direttivo della Cgil di Modena esprime ferma condanna per gli episodi di stampo fascista che si sono susseguiti con una frequenza preoccupante nei giorni scorsi nella nostra Regione (Forlì, Modena, Budrio, Crevalcore, Piacenza, Rimini…).
Tali episodi hanno ferito in particolare la nostra città che si è distinta per il forte contributo dato alla Resistenza contro il regime nazifascista , alla Liberazione e alla nascita della nostra Repubblica anche per il gran numero di modenesi che hanno dato la vita per la causa dell’antifascismo.
Siamo consapevoli che questi movimenti intolleranti e xenofobi hanno trovato terreno fertile in un tessuto sociale in cui la crisi ha alimentato un clima di paura e di sfiducia che ha nutrito una tendenza alla chiusura e agli egoismi.
Dobbiamo, però, indicare chiaramente le cause di questa situazione che vediamo di dilagante ingiustizia sociale: essa è stata determinata da decenni di neoliberismo e da dissennate politiche di austerità che ha prodotto l’aumento della disoccupazione in particolare quella giovanile, l’aumento della povertà e dell’esclusione sociale ed il peggioramento delle condizioni complessive di lavoro.
Si gioca, invece, a travisare le responsabilità, grazie anche alla difficoltà a riconoscere un credibile progetto politico economico e culturale alternativo per il nostro Paese, facendo riemergere movimenti violenti figli di quella eredità storica dei nazifascismi con la quale culture e opinioni pubbliche di tutta Europa non hanno fatto i conti del tutto.
Il tempo che è passato dalla fine del secondo conflitto mondiale ha annebbiato le memorie ed è necessario che il Ministero dell’Istruzione, invertendo la rotta, ponga in essere delle misure di valorizzazione e miglioramento dello studio della storia del novecento: è fondamentale per il progresso civile e democratico del nostro paese in coerenza con i valori sanciti dai padri costituenti.
In questo contesto si utilizza in modo strumentale una battaglia di civiltà come quella sui diritti di cittadinanza per centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi nati e cresciuti in Italia per farne una questione divisiva e identitaria.
Non capendo che solo riconoscendo gli stessi diritti si potranno tutelare meglio i diritti e le condizioni di tutti sia in ambito sociale, ma ancor di più in ambito lavorativo e che spesso i posti di lavoro spariscono non perchè ce li portano via gli stranieri, ma le scelte delle aziende che delocalizzano per comprimere i costi.
La reazione che c’è stata nelle ultime settimane da parte di forze politiche, di importanti Associazioni della società civile e di diverse Istituzioni, alle manifestazioni fasciste, razziste e xenofobe rappresenta un segnale importante ma non ancora adeguato alla gravità del fenomeno.
Gli episodi che si sono verificati in città andavano semplicemente evitati, inibendo la possibilità di manifestare e/o di riunirsi in spazi pubblici a gruppi e/o formazioni che non dichiarino apertamente l’adesione ai principi costituzionali, a partire dal rifiuto della violenza e dall’accettazione dei valori dell’antifascismo.
Chiediamo, quindi, ai Sindaci della Provincia di Modena e alle Autorità Governative Territoriali di procedere in questo senso. Le nostre piazze, le nostre strade, i nostri spazi pubblici sono luoghi di partecipazione e di democrazia e non possono essere occupati da chi propaganda idee di odio, intolleranza, violenza.
Chiediamo, inoltre, al Prefetto di farsi garante che i comportamenti delle forze dell’ordine si limitino a salvaguardare la sicurezza di cittadini e manifestanti, evitando eccessi di utilizzo della forza.
Nel rimarcare il nostro impegno contro la violenza, per la difesa della democrazia e dell’antifascismo ne rivendichiamo l’intima connessione alle lotte inclusive per il lavoro e per i diritti; dalla Carta Universale alla campagna referendaria fino alle più recenti vertenze la nostra azione è espressione di un più complessivo impegno per la difesa del tessuto democratico e dei principi costituzionali del nostro paese.
Come Cgil di Modena riteniamo inderogabile costruire una grande alleanza antifascista, dalla società civile alla rappresentanza istituzionale, in grado di garantire il presidio democratico del territorio e di produrre un’azione capillare di conoscenza, partecipazione, in grado di rilanciare i valori fondanti della Resistenza e della Costituzione.
ORDINE DEL GIORNO
Comitato Direttivo CGIL Modena
Modena, 20 Dicembre 2017