13 Ott 2017 ape sociale, cgil informa, patronato inca, pensioni,
Si avvicina il responso dell’Istituto previdenziale pubblico sulle oltre 60 mila domande di Ape sociale già presentate. Secondo il Patronato Inca Cgil, l’Inps interpreta in modo eccessivamente restrittivo le norme. In questo modo riduce considerevolmente il numero dei beneficiari dell’indennità Ape sociale a 63 anni di età, anche se si trovano nelle condizioni di particolare fragilità occupazionale.
Un flop “a causa delle eccessive rigidità imposte da Inps, in contrasto con le intenzioni del legislatore, e in alcuni casi addirittura contro legge, che rischia di vanificare del tutto le pur magre aspettative di reinserire qualche elemento di flessibilità nel sistema previdenziale italiano, più volte richiesto unitariamente da Cgil, Cisl e Uil”.
Dossier a cura dell’Area Previdenza di Inca nazionale. Fonte: Patronato Inca Cgil