21 Nov 2024 contratto aziendale, fiom, poclain hydraulics, rinnovo,
Nel primo pomeriggio di oggi, dopo diversi rinvii causati dalla difficoltà a trovare una sintesi condivisa, i sindacati Fiom Cgil, Fim Cisl, Rsu e Azienda, hanno sottoscitto il rinnovo del contratto aziendale alla Poclain Hydraulics, azienda di circa 200 addetti che tra Castelfranco Emilia e Spilamberto produce pompe idrauliche. I lavoratori avevano votato a maggioranza l’accordo nell’assemblea del 10 ottobre.
”Se oggi in Poclain è in vigore un contratto di secondo livello, è innanzitutto merito delle lavoratrici e dei lavoratori che da febbraio a luglio, insieme ai delegati e al supporto delle strutture sindacali territoriali, hanno scioperato davanti ai cancelli dell’Azienda per oltre 40 ore – dicono Valerio Vanzini Fiom Cgil e Alessandro Gamba Fim Cisl, che aggiungono – tutto ciò riassume in poche righe la complessità di una trattativa, durata più di un anno, che ha portato alla sottoscrizione di un rinnovo integrativo dopo quasi 5 anni, che mancava cioè dal 2020”.
Sulla parte economica l’accordo prevede un Premio di Risultato, incentrato sul raggiungimento di obiettivi, suddiviso in due tranche semestrali, che può arrivare al massimo a 2.400 euro annui.
Altro elemento che valorizza il contratto è il riconoscimento di un’indennità disagio per i lavoratori che da Castelfranco Emilia (storico sito prduttivo) sono stati trasferiti nello stabilimento di Spilamberto (aperto a gennaio 2024). Nello specifico sono stati previsti per i primi due anni 100 euro di rimborso per chi sosterrà più di 10Km e 200 euro per chi ne farà 15 in più.
Inoltre, le parti hanno sottoscritto l’impegno a ragionare rispetto a una mobilità più sostenibile già dal 2025, comprendendo, tra le altre, l’opportunità di incontrare in maniera congiunta le amministrazioni comunali.
Per quanto riguarda il tema della formazione, le parti hanno da subito condiviso l’importanza di darne ampio peso nel contratto, ritenendolo centrale sia per accrescere le competenze individuali sia per ridurre gli infortuni. In tal senso è stato stabilito che un locale, definito ”dojo”, verrà adibito alla programmazione dei corsi che avranno, per ogni addetto, la durata di almeno 48 ore in tre anni.
Ultima ma fondamentale conquista rivendicativa riguarda il buono pasto elettronico, ottenuto per la prima volta dopo anni di richieste, che avrà il valore di 6,50 euro. ”In mancanza di una mensa interna era importante dare una risposta di questo genere alle lavoratrici e ai lavoratori che, del resto, hanno sostenuto le iniziative sindacali fino a dare pieno compimento anche al momento del pasto. Da questa esperienza si confida che in futuro le relazioni fra le parti saranno improntate su un dialogo ancora più aperto e costruttivo”, concludono i sindacalisti Fiom e Fim.
Castelfranco Emilia-Spilamberto (Modena), 21.11.24
