19 Ago 2015 filt,
Sono molteplici le problematiche che colpiscono il trasporto ferroviario della Regione Emilia Romagna e in particolare del nostro territorio: un sintomo sono le polemiche di questi giorni sui media cittadini che coinvolgono amministratori, comitati e aziende di trasporto.
Affinché la discussione non diventi sterile e caotica, riteniamo opportuno fare chiarezza evidenziando tre criticità a nostro avviso prioritarie.
In primis la desertificazione delle stazioni ferroviarie che genera un problema di insicurezza effettiva e percepita da parte dell’utenza alla quale si aggiungono servizi (o meglio disservizi) che non rispondono alle esigenze dei viaggiatori (vedi ad esempio la polemica sulla biglietteria di Castelfranco).
L’insicurezza a bordo dei treni con i capitreno vittime di frequenti aggressioni verbali e fisiche, costretti a scontrarsi con individui e gruppi di balordi minacciosi e violenti, il tutto a scapito anche dei viaggiatori.
La circolazione di treni obsoleti (e già dismessi da altre aziende) – un esempio su tutti sono gli inadeguatissimi “Gigetto” della Modena-Sassuolo – con continui disservizi (ritardi, soppressioni, climatizzazione guasta) che ricadono sugli utenti e sul personale presente a bordo. A ciò si aggiunge la scelta di chiudere presidi di manutenzione dei materiali rotabili che non può che portare ad un incremento di soppressioni piuttosto che a dei miglioramenti.
Non è possibile continuare a gestire in modo emergenziale questi problemi, è indispensabile una svolta per un vero cambiamento che tuteli lavoratori, pendolari e viaggiatori.
Come Sindacato, anche alla luce dell’assegnazione della “Gara del Ferro”, chiediamo ancora una volta, per affrontare seriamente le problematiche del settore, un confronto con le istituzioni cittadine che, auspichiamo, non siano più negligentemente sorde alle nostre sollecitazioni.
Un confronto con le organizzazioni sindacali, già chiesto da tempo, non è più rinviabile. Urge un effettivo e rapido cambiamento, nell’interesse dei cittadini e dei lavoratori.
Modena, 19 agosto 2015
FILT CGIL MODENA