02 Nov 2020 coronavirus, fp, lavoro agile, salute sicurezza, smart working,
Il primo comma dell’articolo 263, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modifiche dalla legge di conversione n. 77/2020, prevede che “al fine di assicurare la continuità dell’azione amministrativa e la celere conclusione dei procedimenti”, le pubbliche amministrazioni “adeguano l’operatività di tutti gli uffici pubblici alle esigenze dei cittadini e delle imprese connesse al graduale riavvio delle attività produttive e commerciali. A tal fine, fino al 31 dicembre 2020 (…) organizzano il lavoro dei propri dipendenti e l’erogazione dei servizi attraverso la flessibilità dell’orario di lavoro, rivedendone l’articolazione giornaliera e settimanale, introducendo modalità di interlocuzione programmata, anche attraverso soluzioni digitali e non in presenza con l’utenza, applicando il lavoro agile (…) al 50 per cento del personale impiegato nelle attività che possono essere svolte in tale modalità”.
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