01 Feb 2017 ficiesse, guardia di finanza, rappresentanza,
Modena, 1° febbraio 2017
A giorni scade il termine – il 7 febbraio – entro il quale il Governo italiano potrà presentare proprie controdeduzioni,ad oggi ancora non pervenute, sul ricorso Cgil alla Commissione UE per i diritti sindacali del personale della Guardia di Finanza.
Col deciso sostegno del sindacato e della rete emiliano-romagnola dell’Associazione dei Finanzieri-Ficiesse, la segretaria Susanna Camusso a nome della Cgil nazionale, ha depositato nelle scorse settimane un importante ricorso collettivo presso la Commissione Europea per la tutela dei Diritti Sociali.
Un atto molto significativo e senza precedenti, perché come sindacato confederale si solleva un grosso problema che penalizza il diritto alle tutele delle decine di migliaia di operatori dei Corpi di polizia ad ordinamento militare, in particolare della Guardia di Finanza.
Unica struttura in Europa di “polizia economica e finanziaria” con le stellette ed organizzazione militarizzata.
Reclamo collettivo per i finanzieri, che si affianca al migliaio di ricorsi – tanti anche in Emilia Romagna – che sosterremo come sindacato, da parte degli operatori del Corpo Forestale, costretti alla militarizzazione forzata a seguito di un’insensata controriforma del governo, che ha confuso efficienza, miglior coordinamento operativo, con catene di comandi militari.
Guardie Forestali da Corpo civile perché principale ed efficace controllore delle competenze ambientali e territoriali, prevalentemente in capo alle regioni, che si “allontanerà”con la soppressione ed inglobamento nei Carabinieri.
Anche sui Forestali militari, saremo gli unici in Europa! Risultato immediato, ai forestali scatta il divieto tassativo della libera adesione – finora in essere – alle organizzazioni sindacali “civili” di Cgil, Cisl, Uil o Autonome e…per meglio chiarire il concetto, si provvede alla penosa copertura/oscuramento delle bacheche da anni esposte nelle loro sedi storiche ( foto allegata).
E’ perciò un passo fondamentale, quello promosso dalla Cgil a Strasburgo, per denunciare la palese violazione degli artt. 5 e 6 della Carta Sociale Europea da parte dello Stato italiano, per l’impossibilità dei dipendenti della G.d.F. di costituire e/o aderire liberamente a propri sindacati, svolgere libera attività sindacale, poter godere di tutele e consulenze e, sopratutto, poter esercitare il diritto di negoziazione contrattuale collettiva.
Insomma, una normale e legittima rappresentanza sindacale come quella praticata dai Corpi della Polizia di Stato, della Penitenziaria, delle Municipali e – fino a ieri – dalla Forestale.
La maggioranza del nostro Parlamento considera questi Corpi ad “ordinamento civile” meno operativi, meno affidabili ed inguaiati dalla libera presenza sindacale?
Qualcuno ha argomenti per sostenerlo in questa regione? In queste nostre province? A Modena?
Da qui è perciò partito il ricorso europeo di Cgil e della Associazione dei Finanzieri Ficiesse e che, in questi prossimi giorni e settimane decisive,sosterranno con molteplici “iniziative discrete ma efficaci” per far giungere il sostegno e la nostra voce fino a Strasburgo.
Anche da Modena partiranno appelli ed adesioni.
L’opinione pubblica e la nostra “società civile” ed istituzionale, devono sapere e ben riflettere su questo importante passaggio.
Non è superfluo ricordare che il Comitato UE dei Diritti Sociali ha già riconosciuto questa legittimazione con la pronuncia n°91 del 2013.
Nello specifico, infatti, il Corpo della Guardia di Finanza è definito dalla legge italiana “forza di polizia ad ordinamento militare, con competenze in materia economica e finanziaria” pur dipendendo direttamente ed in via esclusiva dal ministero delle Finanze e non dalla Difesa.
È questa natura contraddittoria che subordina i Finanzieri al codice militare e quindi col divieto assoluto di “costituire associazioni professionali a carattere sindacale” e poter così esercitare un fondamentale diritto costituzionale.
Divieto invece palesemente superato dai citati articoli della Carta Sociale UE che prevede i “…diritti sindacali applicabili anche alla polizia e ai membri delle forze armate…pur con regolamentazione specifica”. Come già fatto, da tempo, dalla Gendarmeria francese.
Franco Zavatti, coordinatore legalità Cgil regionale ER e vice presidente Direttivo nazionale Ficiesse