28 Lug 2023 contrattazione aziendale, fim cisl, fiom, motovario, rinnovo contratto aziendale,
Nella giornata di ieri, 27 luglio, presso la ditta Motovario, azienda leader nei motoriduttori con sede a Formigine in via 4 passi, Direzione Aziendale, Rsu e Fiom, Fim, Fismic hanno firmato il rinnovo del contratto integrativo aziendale per il triennio 2023-2025.
Le tre novità del presente rinnovo sono le seguenti:
- L’introduzione di pause collettive di 20 minuti per i turni del mattino e pomeriggio (che già lavorano 7 ore pagate 8), di 10 minuti per il turno di notte (che già lavora 6 ore pagate 8) e di 30 minuti (15 al mattino + 15 al pomeriggio) per chi lavora a giornata. Di fatto si tratta di una ulteriore riduzione dell’orario effettivo di lavoro.
- Aumento a regime di 60 euro mensili non assorbibili e uguali per tutti del premio di produzione, voce collocata nella cosiddetta “parte alta” della busta paga e dunque con incidenza su tutti gli istituti contrattuali, che si vanno a sommare ai 123 euro mensili di aumento del Contratto nazionale ricevuti a giugno.
- Aumento del Premio di Risultato di 200 euro per un massimale di 1245 euro annui che sarà ogni anno indicizzato all’inflazione reale utilizzando l’indicatore Istat “FOI” (indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati).
Ricordiamo infine che in Motovario sono presenti anche una quota salariale fissa nella “parte bassa della retribuzione” pari a 153 euro mensili (frutto del consolidamento di una parte di PDR fatta nel precedente rinnovo contrattuale) e un premio feriale pari a circa una mensilità (quattordicesima).
Il rinnovo contrattuale viene giudicato dalle Organizzazioni Sindacali come molto positivo e migliorativo delle condizioni salariali e lavorative in azienda. “Inoltre – dichiara Paolo Brini della Fiom-Cgil – sia l’aumento fisso mensile che l’indicizzazione all’indice FOI anziché all’IPCA depurata, benché relativo al “solo” Premio di Risultato, politicamente apre comunque un precedente importante nel poter tornare a parlare di indicizzazione dei salari all’inflazione reale, cosa che un tempo veniva garantita dalla scala mobile”.
Alessandro Bonfatti della Fim-Cisl aggiunge che “le relazioni concertative e partecipative hanno costruito un impianto contrattuale di secondo livello ricco di contenuti normativi migliorando la vita dei lavoratori in Azienda ed un impianto economico articolato che ridistribuendo la redditività prodotta in un concetto di Democrazia Economica ha concorso a costruire negli anni risorse salariali dignitose per i lavoratori e le loro famiglie. Avanti su questa pluridecennale strada”
Fiom-Cgil Modena – Fim-Cisl Emilia Centrale
Modena, 28/7/2023