27 Ott 2008
Modena, 27 ottobre 2008
Un’incontro rivolto ad anziani e pensionati, e a tutti i modenesi, per cercare di dare risposte ai bisogni di sicurezza e legalità della popolazione e contribuire a creare una città rispettosa dei diritti e dei doveri di tutti.
È l’iniziativa promossa dal sindacato pensionati SPI/CGIL di Modena venerdì mattina 31 ottobre presso il salone Corassori della Camera del Lavoro territoriale (ore 9-12.30 – piazza Cittadella 36), alla presenza, fra gli altri, di ospiti illustri come il giornalista e senatore Sergio Zavoli, don Luigi Ciotti fondatore di Gruppo Abele e presidente di Libera Associazione contro le mafie, e il sindaco di Modena Giorgio Pighi.
Diversi i relatori che si avvicenderanno in mattinata all’iniziativa dello SPI e cercheranno di affrontare il bisogno di esseri difesi particolarmente sentito dalle fasce più deboli della popolazione come gli anziani.
I temi sul tappeto sono la prevenzione dei reati e la certezza della pena per chi delinque, il diritto ad un’informazione corretta di giornali e tv per informare senza creare allarmismi, facendo leva sulla necessità primaria di allargare l’informazione agli anziani, la richiesta di interventi mirati da parte delle istituzioni pubbliche per creare un ambiente di vita sicuro e salubre per tutti.
L’apertura dell’incontro è affidata a Franco Zavatti segretario provinciale dello SPI/CGIL e a seguire prenderanno la parola il segretario provinciale CGIL Donato Pivanti che parlerà di “Sicurezza: una parola del sindacato” e il sindaco di Modena Giorgio Pighi su “Qualità dello sviluppo, coesione sociale, prevenzione dei conflitti”.
Poi sarà la volta di Sergio Zavoli che interverrà su “Ruolo dell’informazione nella percezione di sicurezza dei cittadini”, Souad Elkaddani del Centro lavoratori stranieri CGIL Modena che interverrà su “Immigrati: diritti, doveri ed integrazione sociale”, mentre Don Luigi Ciotti farà riflettere su “Straniero, diverso, forestiero…forse lo siamo stati tutti”.
Carla Cantone segretaria nazionale SPI/CGIL raccoglierà le riflessioni di tutti nelle conclusioni.
Centrale vuole essere il ruolo che possono sviluppare le organizzazioni dei pensionati e del volontariato sul territorio per la sicurezza degli anziani.
L’obbiettivo dello SPI modenese è di fare della vasta rete di sedi aperte in ogni quartiere e comune, un efficace “punto di ascolto”, a disposizione di tutte le donne e uomini anziani, per raccogliere sollecitazioni e denuncie sulle cose che non vanno e che creano insicurezza; per dare consigli e sostegno pratico agli anziani vittime di reati; per avviare con le amministrazioni e gli uffici locali delle forze di polizia forme di collaborazione tese a facilitare gli accessi e i tempi per le segnalazioni e denunce.
L’anno scorso è stata sperimentata per 10 mesi, con il sostegno della regione Emilia-Romagna e in collaborazione con Federconsumatori, l’apertura di “punti di ascolto” presso le leghe SPI per un’ora alla settimana nei comuni di Carpi, Campogalliano, Novi e Soliera e si è rivelata un utile strumento non solo di consulenza legale per truffe e altri reati minori, ma anche di accoglienza e rassicurazione per la popolazione anziana.