TRUFFA DELLE BISCHE, SCOPERTA GRAZIE ALLE INTERCETTAZIONI. MA IN FUTURO OPERAZIONI COME QUESTE SARANNO ANCORA POSSIBILI?

26 Nov 2009

Modena, 26 novembre 2009

 

 

 

 

 

Con soddisfazione apprendiamo dai giornali di ieri qualche particolare sulla brillante operazione “Asso di cuori” condotta dalla Guardia di Finanza e che ha portato ad una decina di arresti ed ad oltre 60 perquisizioni nell’ambito dell’indagine che ha scoperto una vasta frode informatica ai danni dello Stato.

Inchiesta, che già nella primavera scorsa aveva portato all’arresto di collaboratori del clan dei Casalesi a Modena e di due agenti della polizia Penitenziaria del S. Anna.

In quella rete però restarono impigliati anche gli attori della maxi truffa legata alle sale da gioco e macchinette truccate, rete sgominata in questi giorni, e tra i quali figura anche un ex agente della Guardia di Finanza in servizio a Vignola.

 

Ciò che interessa rilevare con forza è la capacità investigativa resa possibile, anche in questa importante operazione della Finanza, dalla discreta e paziente possibilità – come rivelano oggi i giornali – di “ascoltare” personaggi particolarmente sospettati, attraverso l’intercettazione telefonica ed ambientale.

Per questi reati e con queste modalità, nel prossimo futuro non sarà più possibile utilizzare, per magistrati e forze di polizia, lo strumento utilissimo delle intercettazioni.

La legge attuale consente e regola le intercettazioni sulla  “base della sussistenza di sufficienti indizi ” valutati dagli inquirenti.

Gli eventuali abusi e le dannose fughe di notizie in merito, sono già un reato previsto, e potrebbero/dovrebbero pertanto già essere puniti. Sappiamo che tali abusi, purtroppo, non sono quasi mai contestati.

Si preferisce perciò ,con grande sollievo dei delinquenti, buttare il bambino con l’acqua sporca.

Il Governo, con la proposta di legge del ministro Alfano già iscritta nei lavori del Parlamento subito dopo il “processo breve”, decapiterà questa fruttuosa possibilità investigativa, limitando le intercettazioni esclusivamente quando a carico del sospettato vi siano ” gravi indizi di reato….e sussistano indizi di colpevolezza…” (art. 4 ).

Cioè a dire, si potrà procedere all’intercettazione allorquando…già gli elementi di colpevolezza possono portare all’arresto dei colpevoli !

Allora complimenti ai finanzieri per la loro brillante operazione resa possibile con una normativa investigativa che, fra qualche mese, forse non esisterà più, e così l’operazione “Asso di cuori” potrebbe essere declassata in un più misero due di coppe.

 

 

 

 

 

Franco Zavatti

incaricato alle  politiche per la sicurezza Cgil Modena

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