PROGETTO MEDICINA DI GENERE, SUCCESSO DEGLI INCONTRI. CITTADINI E LAVORATORI CHIEDONO DI INNOVARE GLI APPROCCI ALLE CURE

24 Giu 2025 cgil, incontri, medicina di genere, progetto, spi,

Ha visto la partecipazione di oltre 400 persone il progetto “Conoscere la Medicina di genere tra salute, diritto, territorio: istruzioni per l’uso”, nato dalla collaborazione tra Cgil e Spi Cgil Modena, il CRID (Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazione e Vulnerabilità) dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con l’adesione dell’Istituto Artistico Venturi di Modena e la preziosa supervisione di due esperte professioniste le dottoresse Silvana Borsari e Stefania Vecchi.
Il progetto, dedicato alla medicina di genere per promuovere pari opportunità e appropriatezza delle cure indipendentemente dai generi e dall’età anagrafica, si è sviluppato da dicembre 2024 sino alla primavera 2025, attraverso assemblee e incontri in tutti i distretti modenesi, con la partecipazione di pensionati, lavoratori, delegati aziendali (Rsu), rappresentanti di Enti territoriali – Asl, Comitati Consultivi Misti, Comuni – operatori, medici e rappresentanti di associazioni quali Arci, Anpi, Vivere Donna.

Proprio il confronto fra i diversi soggetti che hanno partecipato al progetto ha consentito di mettere a fuoco la medicina di genere, non come medicina delle donne, ma come medicina dei generi, ovvero come valorizzazione delle differenze di sesso e di genere. Approccio necessario per tutelare due diritti fondamentali come il diritto alla salute e il principio di eguaglianza.

Ulteriore arricchimento è venuto dalla declinazione territoriale degli incontri svolti in ogni distretto: è emerso chiaramente che le Case di Comunità devono essere il punto di riferimento per la presa in carico, per l’appropriatezza delle cure e per lo sviluppo della medicina preventiva e di gruppo.

E’ scaturita la necessità di allargare la discussione e arricchire il confronto pubblico, per poter rivendicare, come pluralità di soggetti del mondo del lavoro, dell’Università, delle Istituzioni e della società civile, una gestione più inclusiva e partecipata delle politiche sulla salute e un maggior ruolo da parte del sindacato nella programmazione e pianificazione territoriale a tutti i livelli.

Per questo, terminata la fase “esplorativa” delle assemblee territoriali, il progetto proseguirà:
1) con il coinvolgimento degli studenti dell’Istituto Venturi nella produzione di materiale informativo destinato ai giovani;
2) con la programmazione di incontri aziendali e nei luoghi di lavoro dedicati alla salute e sicurezza per sviluppare una visione delle politiche della salute che tengano conto delle diversità di genere e dei diversi fattori socio economici e culturali di provenienza dei lavoratori;
3) infine con la definizione di proposte e rivendicazioni sindacali, da proporre nell’ambito della contrattazione territoriale e aziendale.

Modena, 24.6.25

In FOTO gli incontri a Carpi e a Medolla nel marzo 2025

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