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Modena, 9 febbraio 2017
L’ampio rapporto dell’Osservatorio Regionale su contratti/appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, relativi al primo semestre 2016, ci presenta un quadro interessante.
Le 478 pagine partono col quadro regionale dei lavori di importo superiore ai 40 mila euro, raccolti con le procedure Anac-Autorità nazionale anticorruzione, confrontando i dati degli ultimi 5 semestri.
Il numero dei “contratti perfezionati” è in calo: dai 1.470 del 2014 ai 1.058 del primo semestre 2016. Ma con l’importo delle risorse che sale dai 559 ai 824 milioni e con la graduatoria delle province che parte con BO per 157 milioni poi MO, PR e FE.
Nel dettaglio:
1) I lavori effettivamente aggiudicati, confrontando gli andamenti semestrali 2016 col 2015, confermano che in media il valore regionale investito cresce del +51,9%, con FO a + 240% e MO a + 207%.
Cantieri di lavori per l’edilizia sanitaria, scolastica, l’assistenza e infrastrutture di viabilità, trasporti, suolo e verde.
2) Analogamente per i bandi di gara per le forniture di attrezzature, combustibili, strumentazione, nel semestre in oggetto l’Emilia Romagna ha emesso bandi per 315 milioni.
Molto importante sottolineare l’aggiunta di oltre 150 milioni per l’acquisizione di forniture “non ripartibili” fra le province, grazie al buon crescere degli ordinativi centralizzati in sanità, con Intercent regionale, ma anche passando dalla disponibilità di strutture sanitarie territoriali, come l’Ausl modenese che fa ordinativi interprovinciali per 62,25 milioni.
Interessante scorrere la tabella n.20 che, nell’ordine, ci dice quali sono le procedure scelte dai nostri Enti per la “selezione dei fornitori: procedura negoziata senza bando; affidamento diretto con accordo/convenzione; procedura aperta”.
3) Simili i percorsi scelti dalle stazioni appaltanti regionali anche per le assegnazioni dei servizi pubblici. Quello dei servizi è il filone più pesante, con 256 bandi per il notevole valore di 4.809 milioni, in notevole crescita rispetto ai circa 1.250 milioni dei quattro semestri precedenti.
I “grandi appalti” – per importo superiore ai 5 milioni – aggiudicati nel semestre in ER sono stati 15, di cui 2 modenesi: ristrutturazione dell’Istituto Galilei di Mirandola per 7,7 milioni assegnato a I.T.I Spa con 0% di ribasso; ripristino di danni post sisma del Policlinico per 6,4 milioni, affidato ancora a I.T.I. Spa con ribasso del 24,8%, superato solo dal ribasso del 30,3% concesso dalla ditta Piacentini Spa di Castelnuovo per un lavoro di 5 milioni all’Anas.
Dei 177 appalti per lavori in provincia di Modena affidati nel semestre, ben 54 si realizzano con ribassi/sconti superiori al 21%, di cui 17 oltre il 31% !
Ma incredibili ciliegine amare con ribassi da interrogativo, sono negli appalti di Università-UniMoRe per lavori all’orto botanico, con sconto stracciato a ditta di Trento del 62,03%; al comune di Savignano per rifacimento tetti, scontato del 54,87%; l’imbianchino E.F. Srl che sconta all’Inps il 42,2%; Hera che per forniture di filtri, strappa alla fratelli Test Spa un ribasso del 57,5%.
Del tutto simile o con punte peggiori, la rassegna su tutte le province emiliano-romagnole. Un elenco lunghissimo e che sconcerta. Dal Consorzio Interuniversitario di BO che fa lavori di manutenzione ottenendo il 59,78% di taglio sull’importo del bando dalla Intec Srl; ai lavori di bonifica in provincia di Reggio Emilia la Edil S. Snc ha fatto il 46,1% di ribasso; ai comuni di Cervia e Cesenatico che per l’arredo urbano strappano alla Nimas Srl uno sconto del 62,58%, alla manutenzione nella Università di Ferrara fatta da Gielle Spa di Bari col 65,2%, al comune di Parma che esegue lavori di ripristino con 50,4% di taglio sul costo base, all’Enel Green di Piacenza che sull’acquisto di apparecchiature per 1,2 milioni ribassa del 64%, a Ravenna Holding pubblica che chiude un affare con Banca Popolare ER ottenendo sconto del 79,1% (!!) al rifacimento palestra di Rimini fatto da Copor Srl con ribasso del 55%, fino al comune di Riccione che strappa un ricco contratto di progettazione con sconto del 60,49%….
Note positive
– La conferma della visibile ripresa, seppur lenta, degli investimenti nei lavori pubblici.
– La tendenza alla crescita delle procedure di bandi in capo alle Unioni Comunali, arginando così la frantumazione delle stazioni appaltanti sui singoli comuni. In provincia di Modena sono infatti 43 i bandi per lavori e 22 per l’affidamento di servizi, in capo alle nostre Unioni comunali.
– L’ottima affermazione degli acquisti centralizzati per l’intero comparto sanitario/ospedaliero, con evidente risparmio di molteplici procedure burocratiche e, sopratutto, maggior controllo sui rischi corruttivi.
Per contro, evidenti criticità.
– L’esagerato utilizzo dei “ribassi” – a parole osteggiati in ogni sede – che riconfermano pienamente i rischi sulla qualità dei lavori, dei materiali e sopratutto le molteplici e ben conosciute forme di lavoro irregolare ed illegittimo.
La recente legge regionale sul Testo Unico per appalti e legalità, discussa e condivisa coi sindacati, offre concrete ed ulteriori modalità organizzative e scelte più trasparenti per le istituzioni locali e imprese.
Il sindacato perciò insisterà per attivare anche Osservatori Territoriali, col fine di analizzare i dati dell’Osservatorio regionale, ma alla luce delle più puntuali realtà locali, per avere una foto aggiornata ed indispensabile su aspetti decisivi su qualità, trasparenza e regolarità degli appalti :
– analizzare bene la rete dei subappalti connessa ai lavori pubblici;
– a fronte di “offerte con ribasso” così clamorose, stabilire ed attuare chiare “clausole di esclusione“;
– maggior coordinamento per migliorare le forme di controllo su procedure, lavori, cantieri;
– estendere i bandi di gara contenenti “misure premiali” per le imprese riconosciute negli elenchi di merito;
– bandi di appalto con chiari riferimenti al rispetto dei contratti di lavoro, clausole sociali e responsabilità in solido per le retribuzioni dei lavoratori.
Materia oggetto della campagna referendaria proposta dalla Cgil che con 2 quesiti chiede l’abolizione dei voucher e il ripristino della responsabilità in solido dell’appaltante in caso di inadempienza dell’appaltatore verso i lavoratori.
Franco Zavatti, coordinatore legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna
Libera il lavoro, con 2 sì tutta un’altra Italia. Al via sabato 11 febbraio la campagna referendaria su voucher e appalti. Volantinaggi e lanci di palloncini dalla Bassa modenese sino alla torre di osservazione dei Montecuccoli, comunicato stampa 8.2.2017