04 Ago 2020 flai, infortunio lavoro, infortunio mortale, nidil, salute sicurezza,
Nel decidere su di un ricorso presentato dal gestore di un fondo agricolo condannato per l’infortunio mortale accaduto su di esso a un collaboratore caduto da una scala nel mentre stava raccogliendo degli agrumi, la suprema Corte ha richiamato il consolidato insegnamento ricorrente nella giurisprudenza di legittimità ai sensi del quale, in tema di infortuni sul lavoro, il datore di lavoro, in quanto titolare di una posizione di garanzia in ordine all’incolumità fisica dei lavoratori, ha il dovere di accertarsi del rispetto dei presidi antinfortunistici vigilando sulla sussistenza e persistenza delle condizioni di sicurezza ed esigendo dagli stessi lavoratori il rispetto delle regole di cautela, sicché la sua responsabilità può essere esclusa, per causa sopravvenuta, solo in virtù di un comportamento del lavoratore avente i caratteri dell’eccezionalità, dell’abnormità e, comunque, dell’esorbitanza rispetto al procedimento lavorativo e alle precise direttive organizzative ricevute, connotandosi come del tutto imprevedibile o inopinabile.
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