25 Mag 2009
Dal 22 al 24 maggio si è svolta a Roma l’assemblea nazionale delle Acli Colf. “Costruire ‘un nuovo welfare della cura’ andando oltre il ‘fai da te’ nel lavoro domestico. Per sostenere le famiglie e garantire i diritti delle lavoratrici” gli obiettivi dell’assise.
Le Acli Colf chiedono che non venga introdotto il reato di immigrazione clandestina perchè esporrebbe al rischio di denuncia migliaia di lavoratrici immigrate e, per favoreggiamento, le stesse famiglie che le impiegano. Infatti, una collaboratrice domestica su quattro non ha il permesso di soggiorno.
Tra le proposte dell’organizzazione cattolica, la riscrittura del Dpr 1403/71 per abolire le retribuzioni convenzionali e introdurre una aliquota legata alla retribuzione effettiva; il riconoscimento dell’indennità giornaliera di malattia; la definizione di accordi con i Paesi di provenienza per l’utilizzo dei contributi versati lì e in Italia; la possibilità per le famiglie di detrarre dalle tasse l’intero importo della spesa per l’assistenza domestica.
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