18 Giu 2008
Modena, 19 giugno 2008
E’ stata presentata stamattina nel corso di una conferenza stampa presso la Camera del Lavoro di Modena, l’iniziativa che sarà promossa dal Sindacato lavoratori atipici NIdiL/CGIL sabato prossimo 21 giugno 2008.
Si tratta dell’Assemblea dei Diritti, un incontro aperto a tutti i lavoratori precari con contratti di collaborazione, iscritti e non al sindacato, presso la sede del sindacato in piazza Cittadella 36 con inizio alle ore 9.30 (senti anche spot qui a fianco in home page).
Durante l’Assemblea i partecipanti potranno porre domande ai funzionari sindacali sulla loro condizione di lavoro, conoscere le tutele a cui hanno diritto, ma soprattutto conoscere le opportunità di stabilizzazione previste per legge, in altre parole la possibilità di diventare dipendenti dell’azienda per cui lavorano.
Questa possibilità riguarda in particolare i cosidetti co.pro, contratti di collaborazione a progetto (che dal 2003 hanno sostituito tutte le collaborazioni coordinate e continuative improprie, continuando però in molti casi a mascherare forme di lavoro dipendente), molto diffusi anche nella nostra provincia, sia nelle grandi che nelle piccole-medie aziende di tutti i settori produttivi.
Si tratta di contratti che consentono di risparmiare in termini di costo del lavoro, ma proprio per questo penalizzano i lavoratori in termini di tutele e diritti, a cominciare dai bassi contributi previdenziali, minori tutele per malattia e maternità, minori compensi, precarietà di vita e di lavoro, ecc…
Proprio per contenere la diffusione e contrastare l’uso improprio di collaborazioni non genuine, che palesemente non rispettano i crismi dell’autonomia del lavoratore, sia la Finanziaria 2007 che quella 2008 hanno previsto possibilità di stabilizzazione consensuale, trasformando i co.pro “a rischio” del settore privato (per le collaborazioni nel pubblico sono previsti specifici canali di stabilizzazione) in contratti di lavoro dipendente di almeno 24 mesi.
Il 30 settembre 2008 è la data ultima entro cui stipulare accordi sindacali che devono servire da “cornice” per successivi accordi di conciliazione individuale, con i quali viene poi regolarizzata la situazione contributiva pregressa (il datore di lavoro deve versare all’Inps un contributo straordinario, pari al 50% dei contributi dovuti, di cui un terzo versato subito il restante in 36 rate mensili).
Naturalmente con tale accordo il lavoratore perde ogni diritto a qualsiasi rivendicazione di carattere economico-contributivo e per il datore si estinguono reati di evasione fiscale, contributiva e assicurativa, e sono preclusi futuri accertamenti.
“La stabilizzazione delle collaborazioni – hanno detto stamattina i sindacalisti presenti in conferenza stampa – è un impegno prioritario per il Sindacato poiché consente l’unificazione del mondo del lavoro garantendo a tutti uguali diritti”.
L’interesse poi non è solo del lavoratore, ma dello stesso datore di lavoro, poiché non solo si preserva dal rischio di futuri controlli e di ben più pesanti sanzioni (a fronte di accertamento di rapporti di lavoro illegittimi), ma in caso di assunzioni di lavoro a tempo indeterminato può usufruire dei benefici fiscali previsti dalla legge. A cominciare dal “cuneo fiscale”, ovvero un abbattimento forfetario della base imponibile Irap (aumentato fino a cinque o sette volte in caso di assunzione femminile) nonché di una significativa deduzione dei contributi Inail.
NIdiL/CGIL chiama a raccolta sabato prossimo 21 giugno tutti i collaboratori, anche quelli non interessati a diventare dipendenti o per i quali non si applicano queste procedure di stabilizzazione (ad esempio le collaborazioni coordinate e continuative).
Il Sindacato può fare molto anche per questi, poiché sempre la legge prevede la possibilità di accordi interconfederali per un corretto utilizzo dei contratti di collaborazione e per definire migliori condizioni, a cominciare dalla possibilità di negoziare compensi minimi (che non possono essere violati al ribasso) sulla base dei contratti collettivi nazionali di riferimento.
Per informazioni è possibile rivolgersi a NIdiL/CGIL (piazza Cittadella, 36) tutti i giorni dal lunedì al venerdì ore 9-13 e 15-19. Per appuntamenti: tel. 059.326253 – fax 059.241671 – cesare_galantini@er.cgil.it.
LE CIFRE SUI LAVORATORI ATIPICI
I lavoratori parasubordinati si dividono in:
- 1/3 “tipici” (amministratori, sindaci revisori, ecc.)
- 2/3 “atipici”, di cui 1/3 con reddito concorrente (anche da lavoro dipendente)
I veri precari con “reddito esclusivo” da lavoro atipico (flessibilità persistente) sono il 37% del totale dei lavoratori precari.
Dal 2006 al 2007 a livello nazionale questi contratti sono aumentati del 2,4%. Aumento moderato rispetto ad anni precedenti, dovuto principalmente a:
- lotta del Ministero del Lavoro contro le collaborazioni “non genuine”
- aumento dei contributi pensionistici
- incentivi alla stabilizzazione
Età media dei lavoratori atipici 40,7 anni, in maggioranza donne
Reddito imponibile medio lavoratore atipico/esclusivo, 800 euro/mese lordi, le donne si assestano su cifre anche inferiori.
A Modena l’apertura e la chiusura di un rapporto di lavoro di collaborazione avviene mediamente nell’arco di 250 giorni.
A Modena sono circa 9.000 contratti di collaborazione avviati nel 2007, quindi circa 2.000 sono gli atipici esclusivi, in particolar modo impiegati nei servizi alle imprese, nelle attività culturali, ricreative, sportive, nella sanità e assistenza, nelle attività amministrative, finanziarie e commerciali.