24 Ott 2019 politiche di genere, salute sicurezza,
Se nel 2010, con un documento dedicato all’Implementazione della Strategia per l’eguaglianza tra donne e uomini, la Commissione europea ha sottolineato la necessità di valorizzare anche una prospettiva di genere nella promozione della tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nel nostro Paese l’ approccio di genere in materia di sicurezza “è stato a lungo ignorato”. Tanto che il legislatore si è a lungo “limitato a considerare in modo specifico, in quest’ottica, la posizione delle lavoratrici unicamente con riguardo alla peculiare situazione della gravidanza e del puerperio”.
Tuttavia con l’entrata in vigore del d. lgs. 81/2008 è stata introdotta riguardo alla valutazione dei rischi “una specifica menzione della necessità di considerare, in tale sede, anche l’eventuale impatto delle differenze di genere”, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.
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