CIG MAI COSI' ALTA A MODENA

16 Apr 2010

Modena, 16 aprile 2010

 

 

A marzo 2010 si registra un numero di ore autorizzate di Cigo e Cigs di 1.927.259. Un picco questo mai raggiunto nella nostra provincia che coinvolge migliaia di lavoratori e lavoratrici, a cui vanno aggiunte le ore di cassa integrazione in deroga autorizzate dalla Regione Emilia-Romagna (che in queste ore non sono comprese).

Dall’inizio dell’anno, in soli tre mesi, il totale di ore autorizzate di Cigo e Cigs sono state 5.483.337, (in tutto il 2009 sono state 11.334.000) una quantità di ore autorizzate che denota ormai una situazione di strutturalità della crisi a Modena e che rispetto allo stesso periodo (gennaio-marzo) del 2009 registra una impennata dell’ 802%.

Non è solo la quantità di Cig che viene utilizzata a preoccupare la CGIL di Modena, ma anche la dinamica qualitativa che emerge da questi dati. Da una parte, la quota massiccia di Cassa integrazione straordinaria che continua a crescere (dall’inizio dell’anno sono 3.359.543), dall’altra la ripresa della Cigo (2.123.794 dall’inizio dell’anno) che nel mese di febbraio aveva registrato una lieve flessione.

E’ con grande preoccupazione che guardiamo alla scadenza nel corso del 2010 di molti accordi di cassa integrazione straordinaria, 130 di cui 47 entro giugno, che se non troveranno risposte adeguate rischiano di trasformarsi in migliaia di licenziamenti, per i quali la CGIL continua a non essere disponibile a sottoscrivere accordi.

 

Le risposte di cui abbiamo urgente bisogno riguardano innanzi tutto la volontà delle imprese di adottare, nella gestione di queste scadenze, gli strumenti meno penalizzanti per i lavoratori come i contratti di solidarietà, che devono diventare lo strumento principe con cui gestire la riduzione di attività produttive.

Contratti di solidarietà che per altro nella nostra provincia sono stati già attuati in oltre 50 imprese con risultati soddisfacenti sia per le imprese stesse che per i lavoratori come peraltro dimostra anche l’ultimo caso della Daytona ceramiche.

E’ una scelta di responsabilità che, in primo luogo le aziende e le associazioni di impresa che le rappresentano, debbono assumere senza indugi per la loro efficacia nell’attenuare sui lavoratori l’impatto che la crisi produce e garantire alle imprese il mantenimento delle professionalità che altrimenti andrebbero perse.

Infine ci deve essere l’impegno del Governo che, anziché negare la drammaticità della crisi, deve finalmente approvare la riforma degli ammortizzatori sociali e con urgenza garantire la copertura finanziaria delle casse in deroga, andare al raddoppio della durata della Cigo da 52 settimane a 104 e all’innalzamento dei massimali all’80% del salario percepito.

E’ veramente incredibile che il Governo nazionale continui a dire che la crisi è alle nostre spalle e che quindi non occorrono nuovi strumenti. Siamo di fronte alla irresponsabilità di una classe dirigente che non sa di cosa parla, che non si rende conto che l’impatto occupazionale più pesante con le sue inevitabili ripercussioni sociali è davanti a noi e non alle nostre spalle.

 

Vanni Ficcarelli, dipartimento politiche industriali CGIL Modena

Vanni Ficcarelli, dipartimento politiche industriali Cgil Modena
Vanni Ficcarelli, dipartimento politiche industriali Cgil Modena
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